Fischi e urla contro Salvini, donna fermata e portata in Questura

Ha fischiato e urlato contro Matteo Salvini ed è finita in Questura. È quanto successo a Roma domenica 11 novembre quando il ministro dell’Interno e leader leghista è stato contestato da una signora di 59 anni, residente a Borgo Pio. Secondo il suo racconto, confermato da altri testimoni a diverse testate come Repubblica, la signora ha visto il vice premier in strada mentre si recava nel centro congressi della Lumsa, in via di Porta Castello, per partecipare al convegno “La trappola delle sette (“magico esoteriche , pseudo- religiose)”. I suoi fischi e urla avrebbero attirato l’attenzione di un gruppetto di poliziotti in borghese che le hanno chiesto i documenti: al suo rifiuto l’hanno portata in commissariato e rilasciata con una denuncia.

Secondo la versione della 59enne, la donna avrebbe fischiato contro Salvini “con le dita, come fanno i pastori”. “Gli anche gridato buffone, mi è venuto spontaneo”, ha confermato la donna a Repubblica, chiarendo che non sapeva della visita e che è successo tutto per caso, mentre andava a fare la spesa.

I suoi gesti avrebbero fatto scattare la reazione di quattro agenti in borghese che le avrebbero ordinato di smetterla, afferrandola per un braccio per impedirle di fischiare ancora.

A quel punto la donna si sarebbe divincolata e sarebbe caduta in terra. “A quel punto sono intervenuto e ho detto agli agenti di lasciarla, non c’era motivo di fare così”, ha raccontato a Repubblica un barista che ha assistito alla scena.

Gli agenti le avrebbero così chiesto i documenti e, al suo rifiuto, l’avrebbero portata in Questura per procedere all’identificazione, rilasciandola un’ora dopo con una denuncia per non aver esibito il documento. “Tutto questo solo per essermi azzardata a contestare Salvini, vi rendete conto?”, ha dichiarato al quotidiano.

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