Fiorello in TV: ‘Il Karaoke, Sanremo e Stasera Pago Io, vi racconto tutto’

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Dopo l’antipasto a Rischiatutto, rivedremo presto Fiorello in TV in una nuova versione dell’Edicola che andrà in onda al mattino presto sulla Rai. Nell’attesa lo showman siciliano, a cui è stato assegnato il premio ‘È Giornalismo’, ha incontrato Massimo Gramellini, editorialista de La Stampa e volto noto di Che Tempo Che Fa, a cui ha raccontato gli episodi più importanti della sua carriera televisiva (e non solo), tra gli ‘alti’ del Karaoke e di Stasera Pago Io e i ‘bassi’ di Sanremo ’95 e degli ultimi anni a Mediaset. L’intervista integrale è apparsa sul quotidiano torinese.

Il viaggio nel passato di Fiorello è iniziato ricordando suo padre Nicola, scomparso diversi anni fa, che di mestiere faceva l’appuntato della Guardia di Finanza: ‘Mio padre era bellissimo, aveva dei baffetti che lo facevano assomigliare a Domenico Modugno, che mio fratello avrebbe poi interpretato in TV. Papà aveva previsto che Beppe sarebbe diventato un attore e io un… cretino! In realtà lui voleva che andassi all’accademia della Guardia di Finanza seguendo la sua strada, però dopo che venne a vedermi in uno spettacolo disse: ‘Fai quello che devi fare‘.

L’episodio chiave per la carriera di Fiorello in TV fu il trasferimento a Milano nell’87 insieme al fratello di Jovanotti, Bernardo Cherubini, animatore come lui, che lo convinse con una motivazione inattaccabile: ‘Andiamo lì, è pieno di gnocca’! E in effetti era vero, ricorda ancora oggi il buon Rosario: ‘Milano era davvero piena di gnocca. Per un po’ abitai a casa di Lorenzo, che era già un dj famoso, mentre io soltanto un esuberante animatore da villaggio turistico. Conobbi Claudio Cecchetto, a cui feci una buona impressione, e iniziai a frequentare il gruppo di Radio DeeJay, cercando di imparare dai vari Linus, Albertino, lo stesso Jovanotti. Tra gli altri c’era anche Sandy Marton, proprio quello di People from Ibiza, sempre pieno di donne’.

Il momento chiave nel 1992 con il Karaoke in TV su Italia 1: ‘Registrammo 15 puntate di questo format olandese che non mi convinceva granché. Andammo in onda alle 8 di sera contro tutti i TG: la prima settimana ci guardarono in 400 mila e l’idea era di chiuderlo, tanto che me n’ero già tornato in Sicilia. Ma dall’ottava puntata si passò a 800 mila e poi su, fino a due milioni e oltre. Mi richiamarono in tutta fretta per registrare altre puntate e un anno dopo ero il terzo personaggio più popolare d’Italia dopo il Papa e Di Pietro‘.

L’esperienza del Karaoke di Fiorello durò tre anni, poi lo showman, all’apice della sua popolarità, nel ’95 volle tentare la carta del Festival di Sanremo, dove si presentò con il brano Finalmente Tu con il chiaro obiettivo di vincere. Le aspettative erano in effetti altissime, forse troppo: ‘Mi piazzai quinto dietro gente come Morandi, Giorgia e Bocelli: un buon risultato però tutti parlarono di flop. Pippo Baudo sentenziò: ‘Caro Fiorello, sei entrato Papa e sei uscito cardinale’. Sembrava che molti non vedessero l’ora di vedermi cadere, così decisi di stare fermo’.

In effetti negli anni successivi Fiorello si accontentò di fare il semplice ‘presentatore’, un ruolo estremamente riduttivo rispetto al suo enorme talento: ‘Sì, per un po’ feci il conduttore classico: il Festivalbar, Buona Domenica, Matricole… non sudavo neanche. Mi sentivo uno che aveva già dato e che non facevo divertire più nessuno. La svolta avvenne all’Arena di Verona per la registrazione della finale del Festivalbar: la pioggia aveva bagnato gli impianti elettrici e non si poteva suonare, cosicché il patron Vittorio Salvetti mi ordinò di andare sul palco a intrattenere il pubblico‘.

Fu in quel momento che Fiorello, davanti a 15.000 persone che attendevano impazienti i cantanti, si ricordò improvvisamente del suo ‘passato’ di animatore turistico, dando finalmente il meglio di sé: ‘Presi il microfono e cominciai a sparare caz**te, solo per far passare il tempo. Vidi che il pubblico rideva e ci presi gusto: rimasi ben 45 minuti a raccontare fesserie tra l’ilarità generale, finché un tecnico dietro le quinte mi fece cenno che il guasto era stato aggiustato e la finale poteva cominciare. Il bello è che, a parte i presenti, nessuno ha mai visto quella performance perché poi fu tagliata! In prima fila c’era però Bibi Ballandi, il noto produttore televisivo, che a fine serata mi disse: tu sei un vero showman, dovresti fare il sabato sera su Rai 1‘!

Andò proprio così: ‘Lasciai Mediaset senza che nessuno facesse nulla per trattenermi e andai in Rai a fare il mio primo one-man-show Stasera Pago Io proprio il… sabato sera! Ero in concorrenza con C’è Posta per Te: la De Filippi vinse la prima puntata di un milione, la seconda finimmo pari, la terza la sorpassai e la quarta fu un trionfo. Mi ricordo che finivo il programma all’una di notte e nell’ultima ora era tutto improvvisato’.

Da allora Fiorello ha condotto numerosi programmi in prima serata, tutti di successo, ma ormai sono cinque anni (da ‘Il più grande spettacolo dopo il weekend’ del 2011) che non si vede più al sabato sera. Non sarebbe l’ora di tornare? ‘Ogni tanto me lo chiedono ma sono sincero, il pensiero di tornare ora mi dà più ansia che gioia. Sento un’enorme pressione, un’attesa che potrebbe ritornarmi addosso come un boomerang, perché dovrei fare almeno il 40% di share altrimenti sentenzierebbero il flop. Come quella volta a Sanremo’…

Per il momento dovremo quindi accontentarci di rivedere Fiorello in TV alla guida della sua Edicola, nella nicchia della fascia mattutina: ‘Faremo 10 puntate di prova sulla Rai, poi se va bene da ottobre diventerà un appuntamento fisso. Punteremo sul buon umore, lasciando fuori le notizie tristi. Ci saranno ospiti, un po’ di musica e tante battute’.

Fiorello ha poi chiuso l’intervista a Gramellini rivelando un segreto che riguarda la sua vita sui social network: ‘Tempo fa mi ero cancellato dai social, ma poi sono ritornato con quattro account falsi per fare azioni di disturbo: ora sono un troll’.

Avete già qualche sospetto su chi possa essere?

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