Fine del mondo il 23 settembre? Ecco cosa succederà (e cosa no), anche secondo la Nasa

armageddon

La fine del mondo è vicina, anzi vicinissima, visto che accadrà il 23 settembre 2017. Questa volta sarà Nibiru, o Pianeta 9 o Planet X, a causare la fine della vita sulla Terra, entrando in collisione col nostro pianeta. Stando alla teoria del numerologo cristiano David Meade, ormai siamo spacciati: anche se non impatterà direttamente sulla Terra, Nibiru passerà così vicino da scatenare una serie di eventi atmosferici catastrofici che culmineranno nello slittamento della crosta terreste e l’inversione dei poli, ponendo fine alla nostra esistenza sul Pianeta blu. La teoria ha talmente preso piede online che è dovuta intervenire la Nasa a spiegare cosa succederà davvero il 23 settembre, cioè nulla.

Ecco cosa succederà il giorno dell’apocalisse: un bel niente. Niente catastrofi, niente slittamento della crosta terrestre, niente maremoti, innalzamento degli oceani: il 23 settembre la Nasa assicura che non accadrà nulla.

L’agenzia spaziale americana era già dovuta intervenire a placare gli animi dei cospirazionisti nel 2012, all’epoca dell’Apocalisse Maya e ora è tornata all’arrembaggio spiegando perché il mondo non finirà (qui il link all’articolo completo). “Varie persone hanno predetto la fine del mondo il 23 settembre quando un altro pianeta entrerà in collisione con la Terra. Il pianeta in questione, Nibiru, non esiste, quindi non ci sarà collisione”, scrivono gli scienziati. Ma che cos’è questa teoria di Nibiru e da dove nasce?

Nibiru e l’Apocalisse del 23 settembre 2017

La tesi della fine del mondo il 23 settembre a opera di Nibiru oggi porta la firma di Davide Meade, numerologo cristiano, come si definisce lui stesso. In pratica, Meade legge la Bibbia seguendo le regole della “numerologia” (“studio della possibile relazione mistica o esoterica tra i numeri e le caratteristiche o le azioni di oggetti fisici ed esseri viventi“, come si legge su Wikipedia). Alcuni segnali recenti, a partire dall’eclissi solare appena avvenuta negli States, lo hanno portato a calcolare l’esatta data dell’entrata in collisione di Nibiru con la Terra per il 23 settembre.

In realtà, la versione di Meade è cambiata con l’approssimarsi della data, passando dall’Apocalisse completa a una serie di disastri da cui sarebbe possibile salvarsi se in un bunker o ad alte altitudini, come si legge in un aggiornamento del sito complottistico nibiru2012.it (quiil link).

Sul suo sito addirittura ora appare un’altra previsione che sposta l’Apocalisse alla fine di Ottobre 2017. “La mia ultima crittografia astronomica indica che l’inizio del Giudizio Universale inizierà la settimana del 21 ottobre 2017”, scrive, specificando che non si tratta della fine del mondo “ma la fine dei giorni come profetizzato nella Bibbia”.

Ma che cos’è Nibiru? Secondo le teorie complottisitiche, si tratterebbe di un nono pianeta del Sistema Solare, posizionato o tra Giove e Saturno o ai margini del sistema. Gli scienziati avevano trovato tracce di un corpo celeste di importanti dimensioni oltre il Sistema Solare, in un’orbita lontanissima, e si era iniziato a parlare di Pianeta 9, di cui però oggi si son perse le tracce (anche se ancora non si è capito cosa sia).

Per le teorie apocalittiche che sia il Pianeta 9 o Nibiru, quello che conta è che si tratta di un pianeta reale e pericoloso, tanto da essere tirato in ballo come causa della fine del mondo da decenni, tornando ciclicamente alla ribalta.

La scienza però ci rassicura: Planet X o meno, è impossibile che un corpo celeste di grandi dimensioni stia per entrare in collisione con la Terra e nessuno strumento lo abbia registrato. A quanto pare, per l’Apocalisse c’è ancora tempo.

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