Filippo VI al vertice Nato: “La guerra è tornata in Europa”

Il Re Filippo VI invita i leader della NATO a mantenere l’unità di fronte a un mondo “più incerto e pericoloso”, vista anche la guerra che la Russia ha scatenato in Ucraina.

Filippo VI
Filippo VI – NanoPress.it

Il re Filippo VI martedì ha invitato i leader alleati a mantenere l’unità di fronte a un mondo “più incerto, più complesso e più pericoloso”, dove le vecchie minacce si fondono con quelle nuove e “l’ottimismo strategico” ha lasciato il posto al “realismo strategico”.

Filippo VI: “La sicurezza di Spagna ed Europa occidentale passa anche dall’Ucraina”

Davanti ai leader presenti al vertice della NATO che si apre questo mercoledì a Madrid, Felipe VI ha ricordato che “la guerra è tornata in Europa” e ciò significa, al di là del coraggio e della dignità del popolo ucraino, che ha elogiato, un “tragico fallimento per il mondo”.

“L’ingiustificabile aggressione della Russia contro l’Ucraina è una flagrante violazione dell’integrità territoriale di uno Stato sovrano”, ha affermato il Re, in un discorso pronunciato interamente in inglese, all’inizio della cena tenutasi al Palazzo Reale.

“Nessun paese è ignaro di questa guerra. La stessa sicurezza della Spagna e dell’Europa occidentale passa anche attraverso l’Ucraina. Quelli di noi che credono nella democrazia, nei diritti umani e in un ordine internazionale aperto e basato su regole devono unirsi a sostegno del popolo ucraino”.

Alla cena, svoltasi nella sala da pranzo di gala del Palazzo Reale, sono stati invitati 60 ospiti: 14 presidenti, 21 primi ministri, la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, e il segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg, in aggiunta di 18 compagni. Quest’ultimo, invece, è rimasto nella sede del vertice (la Fiera di Madrid), spiegando alla stampa l’accordo tra i presidenti di Turchia e Finlandia e il premier svedese che ha consentito l’ingresso dei due paesi nordici nell’Alleanza, dopo aver revocato il veto ad Ankara.

Il Re e la Regina hanno salutato gli ospiti nella Sala del Trono, dove hanno chiacchierato cordialmente con il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, e sua moglie Jill -con la quale Doña Letizia ha visitato un’associazione per la lotta contro il cancro e un centro di accoglienza per i rifugiati ucraini- , prima di passare alla Sala delle Colonne e scattare una foto di gruppo con gli ospiti.

“L’unità è stata la chiave del successo della NATO nel corso della sua storia”

Il Re Filippo VI ha sottolineato che il Palazzo Reale non aveva mai riunito così tanti Capi di Stato e di governo, sebbene la Spagna avesse già ospitato un vertice della NATO un quarto di secolo fa, nel 1997, quando c’era “ottimismo strategico” dopo la caduta del muro di Berlino e lo scioglimento dell’Unione Sovietica.

Jens Stoltenberg
Jens Stoltenberg – NanoPress.it

Felipe VI ha affidato incarichi ai vertici alleati, ai quali ha sottolineato che il Vertice di Madrid deve fornire “le convinzioni, gli orientamenti e gli strumenti necessari” per adattarsi alla nuova realtà, non solo con l’approvazione del nuovo Concetto Strategico, il La tabella di marcia della NATO per il prossimo decennio, ma piuttosto un insieme di strumenti per rafforzare la sua capacità di deterrenza e difesa, consolidare la forza delle sue società, mantenere il suo vantaggio tecnologico, prepararsi all’impatto del cambiamento climatico e dotare l’Alleanza delle “risorse necessarie” .

L’unità è stata la chiave del successo della NATO nel corso della sua storia ed è oggi un valore fondamentale. […] In nessun luogo questo sarà più evidente che in questo vertice”, ha sottolineato. La cena al Palazzo Reale è stata il preludio del vertice che si svolgerà per due giorni nella capitale spagnola. Superato il veto turco, la Nato inviterà formalmente Svezia e Finlandia ad aderire all’organizzazione, un processo che richiederà diversi mesi, poiché dovrà essere ratificato dai Parlamenti dei 30 paesi membri.

L’allargamento della Nato, che raddoppierà i suoi chilometri di confine terrestre con la Russia, passando da 1.300 a 2.600, sarà uno dei momenti salienti del vertice di Madrid, ma non l’unico. Si prevede che il Consiglio Atlantico, riunito a livello di capi di Stato e di governo, dia il via libera al Concetto Strategico di Madrid, che sostituirà quello di Lisbona, approvato nel 2010, e renderà la Russia, allora vista come partner, la principale minaccia per l’incolumità degli alleati.

La Cina non apparirà sullo stesso piano, ma come rivale e sfidante, e il Sahel come epicentro del terrorismo jihadista, dopo la sua ritirata in Siria e Iraq. Per la prima volta sarà inserita tra le missioni Nato la difesa della “sovranità e integrità territoriale” dei paesi dell’Alleanza, che per la Spagna rafforza la protezione di Ceuta e Melilla, escluse dall’area definita dal Trattato di Washington. E ci sarà anche un’attenzione particolare alle minacce ibride, dalla disinformazione agli attacchi informatici, compreso l’uso dell’immigrazione illegale e delle forniture energetiche come armi politiche.

 

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