Facebook obbliga alcuni dipendenti a passare da iPhone a Android

Facebook spinge i dipendenti ad abbandonare iPhone in favore di Android. Letta così sembra quasi una presa di posizione piuttosto rumorosa del social network più famoso al mondo nella lotta al sistema operativo migliore al mondo. In realtà urgono alcune specificazioni: in primo luogo l’iniziativa ha un forte significato (vedi dopo la continuazione) e non ha niente di “partito preso” e in seconda istanza c’è un’identità precisa del promotore, infatti il dirigente che l’ha promossa risponde al nome di Chris Cok. Scopriamone di più.

Chris Cox è il CPO (Chief Product Officier) di Facebook e in una recente riunione di lavoro ha non solo caldeggiato, ma ha direttamente obbligato alcuni dipendenti a abbandonare il proprio iPhone in favore di un dispositivo Android. Il motivo è semplice: serve più empatia nei confronti dei veri utilizzatori del social network. La community da oltre un miliardo di utenti attivi mensilmente non può negare che anche se iPhone rimane il modello più fashion, non è di certo il più utilizzato e anzi i numeri lo confinano in una nicchia di mercato a livello globale.

Basti pensare che la diffusione di Android nel mondo è di 82.8 per cento, una percentuale bulgara che diventa ancora più consistente in mercati emergenti dove non c’è il budget necessario per comprare un iPhone. E visto che Facebook guarda con grande acquolina ai mercati in crescita, non si può che lavorare più su Android e mettersi letteralmente nelle scarpe di quella massa consistentissima di potenziali utenti che Facebook mira da tempo. Motivo per il quale è stata inaugurata un nuovo appuntamento settimanale… i 2G Tuesdays.

Significa che ogni martedì si limita per un’ora la velocità di connessione dello smartphone dal 3G o meglio 4G al 2G ossia l’Edge che era la velocità comune da noi nel 2007-2008, ma lo è ancora per tantissimi paesi. Solo vivendo sulla propria pelle la reale velocità d’accesso di buona parte del globo si può realmente provare empatia e realizzare servizi consoni. Un’ennesima dimostrazione del perché Facebook abbia creato un impero con ricavi colossali e in continua e inesorabile crescita.

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