Expo 2015, costo biglietto d’ingresso: quanto ci guadagniamo?

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Tutto pronto per l’Expo 2015. Ormai in molti si saranno informati sul costo del biglietto d’ingresso, ma è pur da vedere quanto ci guadagniamo. Il problema parte da quanti biglietti sono stati venduti, per poi ampliare l’analisi, se veramente da questa esposizione universale ci guadagneremo. Sicuramente la discussione va portata sui termini di prestigio che l’Italia può acquistare grazie all’Expo di Milano, ma bisogna vedere anche dal punto di vista più strettamente economico.

Per comprare i biglietti ci sono dei ticket online o altrimenti ci si dovrà recare all’Expo Gate di Largo Cairoli, in Triennale, nelle filiali di Banca Intesa, nei punti Telecom. Lunghissimo è comunque l’elenco dei rivenditori autorizzati alla vendita dei biglietti.

Il costo dei biglietti

Un biglietto standard per l’Expo 2015, per un visitatore adulto dai 14 ai 64 anni, per una data aperta, cioè per un giorno a scelta dal 2 maggio al 31 ottobre 2015, per una sola visita per tutta la giornata, costa 32 euro, per una data fissa invece il costo ammonta a 27 euro.

Tariffe agevolate per gli studenti dai 14 ai 25 anni: 29 euro per una data aperta e 23 euro per una data fissa. Per chi ha più di 65 anni abbiamo un ulteriore sconto: 25 euro per data aperta, 20 euro per data fissa. Per i disabili si arriva a 16 euro per una data aperta e 13 euro per una data fissa.

Per i bambini, dai 4 ai 13 anni, in abbinamento ad un pacchetto famiglia, il costo del biglietto è di 16 euro. Poi ci sono varie combinazioni per le famiglie: famiglia A (adulto + bambino) 41 euro per data aperta e 34,50 euro per data fissa, famiglia B (2 adulti + bambino) 69 euro per data aperta e 57,50 per data fissa, famiglia C (adulto + 2 bambini) 54 euro per data aperta e 46 euro per data fissa, famiglia D (2 adulti + 2 bambini) 82 euro per data aperta e 67 euro per data fissa. Per i pacchetti famiglia, ogni bambino aggiuntivo dovrà pagare 10 euro in più.

I biglietti venduti

Le notizie che arrivano dal fronte Expo 2015 Milano sembrano tutte positive. Il commissario unico Expo Giuseppe Sala ha annunciato in conferenza stampa per l’inaugurazione della nuova Darsena a Milano la vendita di 10 milioni di biglietti: la notizia ha scatenato l’entusiasmo di Matteo Renzi che ha risposto ai “gufi” da Twitter. “Si tratta di un record nella storia delle Esposizioni universali – ha ricordato Sala – così come il fatto che a Milano 54 Paesi hanno realizzato il loro padiglione. Non è mai accaduto nella storia di Expo”.

Intanto, anche Trenord ha fatto la sua parte, annunciando un nuovo orario dei collegamenti e il potenziamento dei mezzi: già nei giorni scorsi, sempre su Twitter, gli utenti hanno però mostrato i ritardi e i disagi sulle linee ferroviarie. La buona notizia arrivata da Sala è relativa alla vendita dei biglietti per Expo 2015. I dieci milioni di tagliandi già staccati sembrano aprire al meglio le danze per l’esposizione universale. Di certo lo pensa il premier che ha espresso la sua soddisfazione con un tweet sull’ “Italia che non si rassegna”.

Quanto ci guadagniamo?

Dalle analisi di sintesi degli studi che sono stati compiuti sul rapporto tra economia italiana ed Expo 2015, per vedere l’impatto che la manifestazione avrà in Italia, sul territorio nazionale, emergono degli elementi molto interessanti. Si stima che la produzione aggiuntiva nell’economia italiana, nel periodo dal 2011 al 2020, potrà ammontare, in seguito ad Expo 2015, a più di 69 miliardi, con un valore aggiunto pari a circa 29 miliardi.

In particolare gli impatti economici ricondurranno alle infrastrutture, ai costi di gestione dell’evento, alla partecipazione dei Paesi, all’attrattività turistica e all’attrattività di investimenti diretti esteri. E’ stato stimato che l’occupazione generata per il decennio 2011-2020, indiretta ed indotta, sarà pari a 61.000 persone in media occupate ogni anno. Il gettito fiscale dovuto alla produzione totale attivata sarà di 11,5 miliardi in totale. Lo svolgimento di Expo Milano 2015 avrà una ricaduta molto importante e non soltanto per ciò che riguarda la regione Lombardia, ma anche per l’intera economia nazionale, che potrà continuare a beneficiare di molti risultati anche dopo la conclusione dell’esposizione universale.

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