Eni for Human Rights: l’impegno di Eni per i diritti umani

Eni, società integrata dell’energia presente in 66 paesi con oltre 31.000 dipendenti, è da sempre in prima linea per la tutela dei diritti umani. A testimoniarlo, ancora una volta, è “Eni For Human Rights“, il report nel quale l’azienda racconta in modo completo il proprio impegno sul fronte della tutela dei diritti umani.

Le quattro aree principali in cui si impegna Eni sono: Diritti Umani sul posto di lavoro, Diritti Umani nella catena di fornitura, Diritti Umani nelle Comunità, Diritti Umani nelle attività di Security.

Il rapporto si basa sul lavoro svolto da Eni negli ultimi 6 anni. Nel settembre 2019, l’azienda ha lanciato una nuova missione aziendale, che si ispira agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) delle Nazioni Unite e dimostra l’impegno della società per una transizione giusta verso un futuro a basse emissioni di carbonio che sia socialmente equo, mirando a minimizzare i divari esistenti tra i Paesi. 

Lo scorso maggio Eni è stata inclusa come “Engagement Corporate Partecipant” nella Voluntary Principles Initiative, iniziativa portata avanti da governi, organizzazioni internazionali e aziende che promuove l’implementazione di una serie di principi volti a sostenere e guidare le aziende nella gestione dei rischi legati ai diritti umani nelle attività di security.

Negli ultimi mesi inoltre, l’azienda ha ulteriormente rafforzato alcune delle sue procedure interne per dare forma a un processo ben strutturato di due diligence e ha adottato il nuovo Codice Etico e il Codice di Condotta dei fornitori, che delinea i requisiti a cui questi ultimi sono tenuti a conformarsi.

Oltre a questo, poi, la società ha anche avviato corsi di formazione specifica in tema di diritti umani per oltre 19.000 dipendenti per un totale di 25.845 ore di lezione.

In collaborazione con Eni

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