Elezioni regionali Umbria 2015: vince Catiuscia Marini

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Alle elezioni regionali in Umbria 2015 ha vinto Catiuscia Marini, del centrosinistra, con il 42% dei voti. Non molto distante, al secondo posto, Claudio Ricci, del centrodestra, con il 39% delle preferenze. Per questa competizione elettorale non era previsto il voto disgiunto, quindi non si potevano votare liste che non sono collegate al candidato presidente che ciascuno ha scelto. La coalizione vincente ottiene fino ad un massimo di 12 seggi e in più il presidente. I restanti 8 seggi vanno alla minoranza.

Chi è Catiuscia Marini, nuovo governatore dell’Umbria

La sfida si colloca nell’ambito dell’election day, durante il quale si è votato anche in altre regioni italiane per la scelta del nuovo governatore, oltre che, in molti comuni, anche per il rinnovo del sindaco e del consiglio comunale.

Catiuscia Marini aveva già vinto le elezioni nel 2010. E’ laureata in scienze politiche con indirizzo internazionale, ha svolto attività di ricerca in scienze sociali ed è stata membro dell’esecutivo nazionale della Sinistra Giovanile. E’ stata dal 1998 al 2007 sindaco di Todi nell’ambito di una coalizione di Centrosinistra. Nel marzo 2010, dopo aver vinto le primarie, è stata eletta presidente della regione Umbria.

Gli sfidanti

Claudio Ricci scende in campo per il Centrodestra. E’ laureato in ingegneria e, oltre ad essere docente universitario, è anche libero professionista. La sua specializzazione è quella nel settore del territorio, dei trasporti e del turismo. Dal 2011 è delegato nazionale Anci per il turismo e fa parte del comitato di valutazione “Gioielli d’Italia”. E’ appoggiato da Forza Italia, Area Popolare, Fratelli d’Italia e Lega Nord/Noi con Salvini.

Andrea Liberati è il candidato del Movimento 5 Stelle. E’ molto impegnato nei temi ambientali che riguardano Terni e l’Umbria e si è occupato di numerosi studi relativi all’inquinamento. Ha denunciato l’atteggiamento della politica locale che, secondo il suo parere, spesso sarebbe stata asservita nei confronti delle multinazionali.

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