Elezioni Milano: Parisi-Sala, duello a distanza a Matrix

Parisi e Sala

Stefano Parisi e Beppe Sala, a meno di due settimane dalle elezioni di Milano, si sono scontrati a Matrix. A distanza, però. I candidati sindaci di centrodestra e Partito Democratico hanno lasciato il palco di Luca Telese a Basilio Rizzo (Milano in Comune, sinistra), Luca Corrado (Movimento 5 Stelle) e Marco Cappato (Radicali). Hanno partecipato al dibattito rintanati nei loro comitati elettorali milanesi.
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Scelta che ha provocato il sarcasmo dei presenti. Rizzo, poco prima della puntata: “I due, dopo aver dato la conferma della loro presenza, se ne sono stati tranquilli a Milano, chiedendo il collegamento a distanza e lasciando lo studio a quelli che evidentemente considerano gli attuali paria della politica milanese: Basilio Rizzo, Luca Corrado e Marco Cappato, quelli ai quali anche se saltano impegni già assunti poco importa. Al manager, evidentemente, il bon ton non si addice più”.

Sala, ex commissario di Expo 2015, usa come sfondo per il collegamento televisivo la veduta dall’alto della fiera e della folla. “Potevi venire qui in studio, sei a Expo?”, la provocazione di Cappato in studio.

Tasse e multe
La prima scintilla tra gli avversari scoppia sul capitolo multe e tasse. Martedì Pietro Bussolati, segretario del Partito Democratico di Milano, aveva annunciato: “Basta fare cassa con le multe. Se il centrosinistra vincerà le elezioni sperimenteremo una rivoluzione. Alla prima infrazione non scatterà la sanzione ma un semplice richiamo”. Subito la frenata di Sala: “È materia complessa da valutare con attenzione, siccome è un tema che può essere anche un ottimo strumento elettorale se uno fa dichiarazioni di massima apertura, ecco io non ne faccio”. Quello che invece Sala aveva annunciato è un taglio delle tasse di circa 40 milioni. Taglio delle tasse, tema da sempre caro al centrodestra. In collegamento a Matrix la provocazione di Parisi: “Hanno persino iniziato a multare Uber. La giunta Pisapia con la Balzani ha aumentato di oltre 700 milioni le tasse ai milanesi in 5 anni. Che ora si propongano di ridurre di 40 milioni le tasse, giusto 15 giorni prima delle elezioni, non è molto credibile. Stanno avvenendo tante cose di questo tipo in questi giorni, esercito in strada, Granelli che multa Uber, la competizione fa bene alla sinistra, tira fuori misure che il centrodestra ha chiesto per anni, ma è un po’ tardi”.

Case occupate
Netta la differenza di vedute, ovviamente, tra i due candidati. Parisi: “Bisogna riportare la legalità, sgomberare, la sinistra in questi anni ha coperto politicamente i centri sociali che impedivano alla polizia di intervenire”. Sala: “Vanno fatti sgomberi selettivi, sarebbe un bluff dire che si può fare domani mattina”.

Estrema destra
“Io sono contento che non abbia vinto il candidato di ultradestra in Austria, non so cosa ne pensa Parisi supportato dalla Lega”, provoca Sala. E Parisi, dopo essersi chiesto cosa c’entrino le elezioni austriache, risponde “io sono un candidato moderato e propongo discontinuità rispetto alla continuità con gli assessori di Pisapia, quasi tutti in lista con Sala. Milano deve cambiare passo, non mi rassegno al cambiamento”.

Milano e governo centrale
Parisi attacca Sala per la vicinanza ai ministri del governo Renzi: “Questa sua sudditanza verso il governo non fa ben presagire per il futuro, quando il sindaco dovrà farsi sentire sui fondi che Roma ha tagliato agli enti locali”.

Referendum
Il discorso finisce poi sulle parole del ministro delle Riforme Boschi sul referendum costituzionale e i partigiani dell’Anpi che lo hanno bocciato. “È legittimo che l’Anpi la veda in modo diverso”, chiosa Sala.

Clicca qui per vedere la puntata di Matrix del 24 maggio.

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