Addio a Eddie Van Halen, chitarrista e fondatore della band Van Halen

E’ morto a 65 anni Eddie Van Halen, una delle leggende della musica rock: si è spento al St. John’s Hospital di Santa Monica, in California, in seguito alla degenerazione di un tumore alla gola contro il quale lottava da tempo.

L’annuncio è stato dato su Twitter dal figlio Wolfgang Van Halen, con un doloroso e commosso messaggio: “È stato il miglior padre che avrei potuto chiedere. Ogni momento che ho passato con lui, sopra o fuori dal palco, è stato un regalo. Il mio cuore è spezzato e non credo che potrò mai riprendermi a pieno da questa perdita. Ti amo tanto, Pop“.

In ospedale erano presenti la moglie  Janie, il figlio Wolfgang e Alex, il fratello maggiore e batterista con il quale Eddie ha formato i Van Halen nel 1972. Secondo quanto riportato nel bollettino sanitario diffuso dall’ospedale, nelle ultime 72 ore è stata segnalata un’importante espansione del tumore che si era propagato fino al cervello. 

Eddie Van Halen: la carriera di una leggenda indimenticabile

Nato a Nimega il 26 gennaio 1955 Eddie Van Halen viene ricordato come uno tra gli artisti più originali e innovativi di tutti i tempi: fino a sette anni vive nei Paesi Bassi per poi trasferirsi in California, a Pasadina, con tutta la famiglia. La musica è il suo più grande amore: inizia con il pianoforte e passa poi alla batteria, fino a quando Alex, suo fratello, gli presta la sua chitarra. Eddie inizia a sperimentare a 12 anni, fino a quando, nel 1972, fonda il gruppo Van Halen, con il fratello, il bassista Michael Anthony e il cantante David Lee Roth.

La rockstar degli anni Ottanta

In pochi anni i Van Halen diventano uno dei gruppi più rinomati di Los Angeles, tanto da ridefinire il genere hard rock. La casa discografica Warner Bros, che li vede esibirsi al The Starwood, li mette sotto contratto: il primo album arriva nel 1978, posizionandosi 19esimo nella classifica di Billboard.

Gli anni Ottanta sono i tempi d’oro per la band: il tour del 1980, uno dei momenti salienti della loro carriera, li consacra al grande successo e alla vendita, negli anni a venire, di oltre 80 milioni di dischi nel mondo.

Nonostante il grande successo, all’interno del gruppo iniziano i primi dissidi: Eddie van Halen vuole portare avanti la sua idea di suono e di composizione, fondando un suo studio, chiamato 5150, dove viene registrato il disco del 1984, con il celebre brano Jump, che si posiziona al primo posto delle classifiche musicali.

Qualcosa, però, sta per cambiare: David Lee Roth decide di lasciare il gruppo per intraprendere la carriera da solista. In sostituzione, nel 1985 viene inserito Sammy Hagar, ex cantante dei Montrose.

Gli anni Novanta e il ritorno di David Lee Roth

Nel 1991 viene pubblicato For Unlawful Carnal Knowledge: con quel lavoro i Van Halen ottengono un Grammy Award per la miglior interpretazione hard rock e il premio di Mtv per il video di Right Now. Verso la metà degli anni Novanta, David Lee Roth, che aveva ripreso i contatti con la band dopo la dipartita di Hagar, viene invitato a registrare due inediti, che verranno inseriti in un best of. Mentre i fan sperano di veder rinascere i Van Halen, dopo pochi giorni Roth viene nuovamente allontanato.

Solo nel 2012 la tanto attesa reunion del gruppo, con il ritorno di David Lee Roth come cantante, cosa che non succedeva dal 1984. Tra i musicisti a suonare per la prima volta c’è Wolfgang van Halen, figlio di Eddie, che sostituisce Michael Anthony.

Il 7 febbraio 2012 viene pubblicato A Different Kind of Truth, che si posiziona al secondo posto della classifica di Billboard e vende quasi 400mila copie negli Stati Uniti solo nei primi sei mesi.

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