Dove vedere in tv e diretta streaming le partite della 29esima giornata di Serie A

La settimana è stata intensa con gol, coppe e polemiche, ma non c’è tempo per pensare perché il campo è pronto a vibrare e a regalare nuove emozioni. Ad aprire la giornata è l’Inter che sfiderà la Salernitana alle ore 17.00 in un calendario ad hoc per Pasqua e si tratta subito di una partita non semplice, ma anche da non fallire per i nerazzurri, dopo le ultime sconfitte e i veleni durante la settimana. Subito dopo tocca al Napoli rispondere dopo il duro ko contro il Milan dell’ultimo turno, in Puglia contro il Lecce e a chiudere il venerdì sono proprio i rossoneri che a San Siro vogliono continuare una piccola striscia positiva, ma hanno di fronte l’Empoli. Tutte le altre giocano il sabato e quindi anche Roma e Lazio che sfidano rispettivamente Torino e Juventus e vogliono continuare la corsa verso la qualificazione alla prossima Champions League. Il match di cartello, quello che chiude la giornata, è di sicuro quello tra biancocelesti e bianconeri.

Sarri Allegri
Massimiliano Allegri e Maurizio Sarri parlano durante la partita d’andata tra Lazio e Juventus – Nanopress.it

Manca sempre meno al gong finale e adesso davvero non si può più fallire per raggiungere gli obiettivi che contano. A cavallo di Pasqua e prima di un’altra giornata di coppe europee che rischia di essere storica, la nostra Serie A ci regala comunque degli appuntamenti decisamente interessanti. La partenza della 29esima giornata arriva con una delle squadre più imprevedibili del campionato, l’Inter di Simone Inzaghi, che ha bisogno di tre punti contro la Salernitana senza se e senza ma. Il venerdì è riservato alle altre due squadre impegnate ancora nella massima competizione europea, con Napoli e Milan pronte a osservarsi a distanza per poi capire dopo pochi giorni chi sia davvero la migliore (e non si escludono sorprese). I riflettori di sabato, prima di pensare a casatiello, paste ripiene e gite fuori porta, sono puntati soprattutto verso Lazio-Juventus, uno scontro diretto niente male per le coppe europee e in cui i bianconeri vogliono proseguire la loro rimonta disperata dopo la penalizzazione da 15 punti.

Il programma della 29esima giornata inizia con Salernitana-Inter, poi Napoli e Milan. Occhi puntati su Lazio-Juventus

Testa alla Pasqua, alle tavolate, alla festa e alle gite o ai rientri? Non proprio, perché gli appassionati di calcio e di Serie A non possono proprio fare a meno di distogliere le attenzioni da quelle che saranno le emozioni di due giorni concentrati e succosi che anticipano le coppe europee, decisive per il futuro delle nostre italiane, ancora impegnate in tante negli scontri internazionali. C’è chi ha tanti problemi, come l’Inter, ma vuole lasciarseli alle spalle e trovare un’affermazione importante in campionato, e ha contro una Salernitana che, soprattutto in casa, non è affatto un avversario facile da sfidare. Poi a ruota ci sono tutte, in una scorpacciata di leccornie pasquali e pallone di cui francamente abbiamo bisogno.

L’appuntamento da segnare in rosso sul calendario e muovendosi di conseguenza è sicuramente quello tra Lazio e Juventus, in cui i biancocelesti vogliono confermare l’ottimo momento di forma e il secondo posto in campionato al cospetto del loro pubblico, anche contro una squadra, quella di Massimiliano Allegri, che sembra avere il vento in poppa e non ha alcuna intenzione di mollare, a prescindere dalla decisione del CONI il 19 aprile. Certo, quelle che stanno davanti ora non hanno più possibilità di sbagliare, anche se Roma e Atalanta non hanno affatto degli impegni semplici contro Torino e Bologna. Ora entriamo più nel dettaglio, cercando di capire cosa aspettarci da ogni partita.

Come dicevamo, il programma si apre alle 17.00, in un orario atipico e nel pieno di un pomeriggio che rischia di essere incandescente per tanti motivi, anche se le temperature, in molte zone d’Italia, si sono abbassate. La prima partita è quella tra Salernitana e Inter e non è affatto detto che l’esito finale sia quello che in molti si aspetterebbero sulla carta. Sì, perché i nerazzurri non sono affatto affidabili, soprattutto in trasferta dove hanno uno dei trend più negativi del campionato per gol subiti. Gli ultimi ko contro Bologna e Spezia, poi, fanno capire la fragilità di un gruppo che sta spendendo tanto nelle coppe e sembra essere un po’ a corto di energie mentali e fisiche. Certo, ora in tanti si aspettano che le cose vadano meglio nel cuore di una stagione che non permette più errori, ma l’ostacolo che si presenta di fronte a Inzaghi e ai suoi ragazzi non deve essere per nulla sottovalutato.

Lukaku
Romelu Lukaku stringe il pugno dopo la rete realizzata contro la Juventus – Nanopress.it

Anche perché al tecnico ex Lazio toccano delle scelte non proprio scontate e semplici. In primo luogo, c’è da fare i conti con l’infermeria: Hakan Calhanoglu e Milan Skriniar sono ancora ai box e difficilmente recupereranno per l’impegno contro il Benfica in Champions League. Dalle rotazioni è uscito anche Danilo D’Ambrosio, squalificato per questa giornata. Chi, invece, ci sarà dal primo minuto, quasi sicuramente, è Romelu Lukaku. Suo malgrado il belga è stato il protagonista della settimana con il gol su rigore contro la Juventus, gli insulti razzisti dalla curva avversaria e un caso che sta facendo parlare il mondo intero, soprattutto con tanta solidarietà per fortuna. Al suo fianco, è ancora aperto il ballottaggio tra Edin Dzeko e Lautaro Martinez, ma con l’argentino favorito. L’altro dubbio è in regia con Marcelo Brozovic, non ancora nella versione dello scorso anno, che potrebbe rifiatare e concedere un’opportunità a Kristjan Asllani, parso in grande condizione negli ultimi subentri. Anche sugli esterni, Inzaghi potrebbe decidere di operare un sapiente turnover, rilanciando Denzel Dumfries dal primo minuto, ma anche Robin Gosens dal lato opposto, nonostante non abbia fatto bene contro la Juventus.

Di certo, la classifica ora impone ai nerazzurri un cambio di marcia immediato. L’hanno detto i dirigenti a chiare lettere: restare fuori dalla Champions League sarebbe un disastro e ora bisogna tornare a macinare punti, anche perché la Juventus inizia a bussare pericolosamente alla porta. Il problema è che l’avversario che attende i nerazzurri, dopo aver superato un periodo di crisi nera, non è affatto facile da affrontare. A Salerno, la Beneamata troverà un clima caldo, ma anche più rilassato rispetto a qualche settimana fa. L’arrivo di Paulo Sousa in panchina ha portato brio e nuove idee tattiche, ma anche quattro pareggi consecutivi non esaltanti, ma che hanno mosso bene la classifica. Serve giusto una vittoria contro una big per puntellare il quadro e sedersi sul trono di chi ce l’ha fatta e quella contro un’Inter stanca e già con una parte di testa alla Champions League potrebbe essere l’occasione giusta per fare centro.

Per riuscire nell’obiettivo, la squadra campana si affiderà all’esuberanza di un attacco che sta dando delle risposte interessanti. Antonio Candreva ha il fiuto dell’ex e solitamente nelle partite di questo tipo sa colpire. Il pericolo numero uno, però, è rappresentato da un Boulaye Dia che potrebbe mettere in seria difficoltà la retroguardia avversaria con i suoi movimenti e la sua presenza in zona gol. Soprattutto se l’Inter dovesse sbilanciarsi per fare risultato, la sua falcata in contropiede potrebbe essere letale.

A proposito di punti interrogativi, se c’è una squadra che ora ha bisogno solo di un punto esclamativo e forse di una ciliegina per la stagione è il Napoli. Dopo la partita di Salerno, infatti, tocca agli azzurri nella giornata di oggi ritrovare la mole di gioco e la qualità che hanno caratterizzato tutta la stagione. L’assenza di Victor Osimhen – probabilmente ancora solo in Puglia – e soprattutto il duro 4-0 subito per mano del Milan, però, richiedono una nuova prova di forza al club partenopeo, saldamente in testa alla classifica e a cui mancano ormai solo una manciata di vittorie per festeggiare lo scudetto. Anche la capolista, però, ha già ben in mente l’impegno europeo contro il Milan che sa di vendetta dopo quanto successo pochi giorni fa in campionato, e in cui ci si gioca qualcosa di molto più importante e sicuramente la storia.

Kvaratskhelia
Khvicha Kvaratskhelia in occasione della rete contro il Torino – Nanopress.it

Per questo, il tecnico di Certaldo opererà un attento turnover in modo da avere al meglio diversi dei calciatori titolari per il prossimo match infrasettimanale. Nel cuore della difesa, il leader Kim Min-Jae potrebbe inizialmente partire dalla panchina e lasciare spazio a Juan Jesus. Anche a centrocampo, potrebbero esserci delle novità con Piotr Zielinski a riposo ed Eljif Elmas pronto a prendere il suo posto dal primo minuto. Infine, attenzione all’attacco perché Giacomo Raspadori è pronto a occupare il centro dell’attacco e potrebbe essere preferito a Giovanni Simeone. Non ci sono dubbi, invece, sulla presenza di Khvicha Kvaratskhelia sull’esterno di sinistra: il georgiano risente sicuramente della mancanza di Osimhen, suo partner ideale, ma con le sue discese, la grinta e soprattutto la qualità è pronto a mandare nel panico l’intera difesa dei pugliesi.

Dall’altra parte, c’è un Lecce che si è un po’ fermato e ormai è un trend che va avanti da settimane. I giallorossi, soprattutto in attacco, hanno diversi problemi e stanno totalizzando una serie di sconfitte consecutive molto pericolose, anche se il distacco dal terz’ultimo posto resta ancora abbastanza importante. Davanti è vivo il solito ballottaggio tra Ceesay e Colombo, mentre ci sono anche dubbi che uno sfocato Strefezza possa partire dal primo minuto, dopo un mese ampiamente deludente e sotto tono.

Certo, all’andata le cose non erano andate esattamente come voleva il Napoli, anzi non sono mancate le difficoltà per i partenopei che erano rimasti imbrigliati nell’ottima fase difensiva dei diretti avversari, anche se si giocava allo stadio Maradona. Ora la musica dovrebbe essere diversa, anche perché ne è passata di acqua sotto i ponti, soprattutto per quanto riguarda la capolista. Snobbare totalmente l’impegno, però, sarebbe grave per i ragazzi di Spalletti, ma siamo sicuri non sarà affatto così e già l’allenatore l’ha fatto capire nelle dichiarazioni pre-partita.

Esattamente due ore dopo, alle ore 21, tocca al Milan dare continuità all’ottima prestazione contro i campani, ma per farlo deve disfarsi dell’Empoli, tornato alla vittoria proprio nell’ultimo turno, ma virtualmente salvo proprio grazie a quel successo. I rossoneri hanno reagito a un altro periodo nero che aveva fatto scivolare il Diavolo addirittura fuori dalla zona Champions League e non era un risultato accettabile per chi cova ancora grandi ambizioni per questa stagione.

Il 4-0 rifilato al Napoli, infatti, ha dimostrato come la squadra di Stefano Pioli non abbia alcuna intenzione di partire già battuta nei quarti di finale della massima competizione europea e, anzi, abbia tutta l’intenzione di vendere cara la pelle in una partita che non sembra totalmente fuori dalla portata. Andare avanti anche in Serie A, magari accorciando le distanze rispetto alla Lazio al secondo posto, darebbe un’altra iniezione di fiducia in vista della partita di mercoledì a San Siro ed è comunque un fattore da tenere in conto.

Proprio per questo, e perché comunque la squadra ha dimostrato finalmente una condizione fisica più che accettabile, Pioli non ha intenzione di ricorrere a un turnover troppo aggressivo, anzi. Il ballottaggio è vivo nel cuore della difesa dove Simon Kjaer potrebbe conservarsi per la Champions e Pierre Kalulu è ancora ai box per infortunio. Al loro posto, potrebbe rivedersi Malick Thiaw, stavolta in un sistema a quattro, dato che il discorso relativo alla difesa a tre sembra ormai archiviato. Anche Brahim Diaz è acciaccato per via del problema all’adduttore accusato dopo la stupenda prestazione contro il Napoli, e dovrebbe partire dalla panchina per non rischiare nulla. Al suo posto, è pronto a raccogliere la sua chance Tommaso Pobega che potrebbe agire da falso trequartista nel 4-2-3-1. In realtà, in quel ruolo potrebbe disimpegnarsi anche Ismael Bennacer che comunque è sicuro di scendere in campo al fianco di Sandro Tonali. In attacco, invece, visto che anche Zlatan Ibrahimovic è tornato in infermeria, c’è sempre Olivier Giroud. Il francese ha ansia di tornare al gol, visto che non ha partecipato alla festa contro gli azzurri, almeno nel tabellino dei marcatori.

Leao
Rafael Leao esulta dopo il gran gol realizzato contro il Napoli – Nanopress.it

Il turnover, quindi, non è così aggressivo, anzi è una necessità, tranne che per quanto riguarda Rafael Leao e quindi la fascia sinistra. Se Pioli dovesse decidere di lasciare il portoghese fuori dai titolari in vista di mercoledì, è pronto Ante Rebic che in questa stagione non è proprio riuscito a lasciare il segno, ma potrebbe riscattarsi contro l’Empoli.

I toscani, invece, arrivano con la pancia piena già prima di Pasqua visto che la salvezza sembra ormai solo un dato numerico o una formalità. Sicuramente il finale di stagione sarà comunque importante per mettere alla prova i tanti talenti che fanno parte del gruppo, a partire da Tommaso Baldanzi e Fabiano Parisi. Entrambi potrebbero partire titolari e senza troppi dubbi, mentre in attacco il dilemma è sempre quello relativo chi affiancherà Francesco Caputo nel 4-3-1-2. In leggero vantaggio c’è Nicolò Cambiaghi, ma Satriano e Piccoli sono pronti a sgomitare per mettersi in evidenza contro un avversario di primo livello e che vuole centrare assolutamente la vittoria. Vedremo chi avrà la meglio. In porta, è bene ricordarlo, non ci sarà un altro super talento come Guglielmo Vicario che ancora non ha recuperato dall’infortunio, e toccherà ancora a Perisan.

Il menù di venerdì termina così, ma lasciando spazio a tante emozioni che anche il sabato potrebbero dominare l’attenzione di milioni di appassionati. Occhio prima di tutto a Udinese-Monza, in programma all’ora di pranzo e pronta a infiammare gli impegni dei supporters friulani. I bianconeri sono nella via di mezzo tra chi ancora spera di strappare un piazzamento di prestigio per questa stagione e chi è destinato a galleggiare nella schiera dei tranquillissimi, ma senza pretese di Paradiso. Nelle ultime uscite, il gioco non è stato così brillante, colpa soprattutto di un attacco che è ancora troppo discontinuo e si accende solo a folate.

In difesa, intanto, Andrea Sottil dovrebbe recuperare dal primo minuto Rodrigo Becao, un leader di cui proprio non può fare a meno. Per uno che rientra, però, c’è anche un’assenza pesante, quella di Roberto Pereyra. L’ex Juventus è un uomo fondamentale negli equilibri e nella fase offensiva dei friulani e l’ha dimostrato anche nel match stravinto contro il Milan. Stavolta, per squalifica, non ci sarà contro il Monza. A centrocampo Samardzic e Lovric sono pronti a stupire ancora, mentre in attacco c’è probabilmente l’unico ballottaggio di giornata, quello che vede protagonisti Success e Florian Thauvin. L’arrivo del francese ex Marsiglia doveva dare alla fase offensiva quel brio e quella qualità che in tanti si aspettavano, ma è stata una scommessa d’emergenza visto il lungo stop che ha visto come protagonista Gerard Deulofeu e che sta pesando tanto nella stagione dell’Udinese. Anche stavolta non si sa chi partirà dal primo minuto, ma l’ex Newcastle parte sfavorito. L’altro posto è sicuramente riservato a Beto, un titolare assoluto di questa squadra, ma che si accende ancora troppo spesso a intermittenza e innescando le sue doti fisiche e tecniche ancora tra buchi neri incomprensibili.

L’attenzione massima per il Monza deve essere per Destiny Udogie, un gioiello destinato – scusate il gioco di parole – a vestire la maglia del Tottenham a partire dalla prossima stagione, ma che intanto continua a deliziare la Serie A con le sue discese e una fisicità straripante. I brianzoli dovranno starci attenti e hanno molti più dubbi rispetto a quanti non dominino i padroni di casa, che in alcuni casi può essere anche un bene, visto l’abbondanza di calciatori che ha a disposizione Raffaele Palladino.

Comunque già in difesa c’è da sciogliere il dubbio relativo la presenza di uno tra Caldirola e Marlon con il secondo favorito. In attacco, invece, praticamente nessuno è sicuro di una maglia, almeno ai nastri di partenza. Pesa l’assenza di Gianluca Caprari, squalificato per questo turno e per prendere il suo posto, Palladino dovrà scegliere tra Stefano Sensi e Andrea Colpani. Per l’altro posto, dovrebbe esserci Mota, ma Birindelli è in rimonta con l’avanzamento di Ciurria nel suo solito ruolo. Anche per quanto riguarda la punta centrale, in realtà, non ci sono certezze, visto che Andrea Petagna potrebbe inizialmente partire dalla panchina e lasciare spazio a Christian Gytkjaer, almeno per questa partita.

È inevitabile, a prescindere da queste scelte, che la testa dei lombardi sia proiettata anche alle condizioni di salute di Silvio Berlusconi, ancora ricoverato al San Raffaele in terapia intensiva. Palladino vorrà sicuramente regalare una vittoria al suo presidente, che ha tanto creduto in lui e ha avuto ragione, come augurio di pronta guarigione. Ci aspettiamo comunque una partita aperta e con tanti gol, anche divertente, pure perché non c’è tanto da difendere per due squadre che hanno già macinato i punti che servivano, al momento giusto.

A proposito di dubbi di formazione, anche la partita tra Fiorentina e Spezia ne riserva davvero tanti e con la Viola che giocherà in casa, alle ore 14,30, contro una squadra che ha ancora bisogno di qualche punto per salvarsi. Certo, affrontare in questo momento i toscani non è affatto semplice per la mole di gioco che riescono a creare e per le tante vittorie che stanno riuscendo a portare a casa. Una striscia che da quelle parti non si vedeva addirittura dal 1960 e che è culminata nel secco 0-2 rifilato alla Cremonese nel match d’andata delle semifinali di Coppa Italia.

Anche in quest’occasione, Vincenzo Italiano non vuole farsi trovare impreparato, nonostante parta con i crismi del super favorito per l’impegno contro i liguri, ed è pronto a continuare le rotazioni che ha messo in luce nelle ultime settimane per tentare una disperata rimonta per la zona Conference League. A questo punto, è veramente difficile individuare chi partirà dal primo minuto, anche perché in settimana la Fiorentina dovrà scendere ancora una volta in campo in Europa e giocarsi anche in quel caso l’accesso alle semifinali.

In porta, ovviamente, è confermato un Pietro Terracciano in forma super, mentre già davanti a lui è aperto il ballottaggio tra Nikola Milenkovic e Martinez Quarta, con l’argentino sfavorito nonostante le ottime prestazioni dell’ultimo periodo. A centrocampo, invece, dovrebbe rivedersi Giacomo Bonaventura dopo il riposo infrasettimanale e il gol decisivo contro l’Inter, anche se Antonin Barak spinge vista l’ottima prestazione contro la Cremonese. Turno di riposo per Sofyan Amrabat squalificato, al suo posto è pronto ad agire in mediana Rolando Mandragora. Sugli esterni è pronto un vero e proprio caos, difficile da sbrogliare. Nico Gonzalez è certo di un posto dal primo minuto, a meno di sorprese, mentre dall’altro lato potrebbe essere data un’opportunità a Riccardo Sottil, con Ikoné e Kouamé che comunque potrebbero trovare spazio a partita in corso.

L’uomo del momento in casa Fiorentina è sicuramente un Arthur Cabral che non si ferma più in zona gol ed è andato a segno anche contro la Cremonese con il pezzo forte del repertorio, il colpo di testa. Non è detto che riprenda la staffetta con Luka Jovic e che il serbo non parta dal primo minuto, ma quello che ormai è il centravanti titolarissimo di Italiano dovrebbe comunque essere la punta scelta nello schieramento viola.

Lo Spezia deve fare i conti, invece, ancora con tante assenze. La lista di indisponibili si compone di Agudelo, Holm, Caldara, Moutinho, Sala, Beck, Kovalenko e Zovko, che non in tutti i casi sono sempre in campo dal primo minuto, ma comunque sono delle alternative che vengono a mancare. La notizia più bella è la presenza al centro dell’attacco di M’Bala Nzola, l’assoluto trascinatore dei bianconeri in questa stagione. Vedremo se riuscirà a fare male a una retroguardia organizzata come quella dei toscani, sicuramente i liguri non possono prescindere da lui nella corsa per la salvezza, che ancora non è blindata.

La partita del Franchi nel primo pomeriggio fa da viatico alla sfida tra Atalanta e Bologna che promette di essere una delle più spettacolari dell’intera giornata. I nerazzurri sono riusciti a sistemare i problemi che hanno caratterizzato lo schieramento di Gian Piero Gasperini e ora vogliono portare a termine una vittoria che sarebbe fondamentale per credere ancora nell’Europa League e forse anche in qualcosa di più prestigioso. I tre punti sono necessari, ma contro c’è Thiago Motta e una delle squadre meglio organizzate dell’intero torneo.

Per questo, le scelte di formazione non sono affatto scontate per i bergamaschi, soprattutto in attacco dove quasi sempre ci sono state diverse sorprese negli ultimi turni. Stavolta dovrebbe essere scelta la coppia più giovane, capace di dare maggiore intensità e che negli ultimi turni era stata un po’ bocciata, nonostante l’ottimo rendimento nella parte centrale della stagione. Ademola Lookman è tornato al gol nell’ultimo turno ed è favorito su Duvan Zapata che potrebbe comunque essere utile a partita in corso. È quasi certo di esserci, invece, Rasmus Hojlund, uno dei talenti più brillanti della Serie A e che è pronto a fare ancora una volta faville tra le mura amiche.

I dubbi di formazione per Gasperini, in realtà, non si limitano all’attacco, vista l’assenza di Rafael Toloi per squalifica che potrebbe creare dei problemi all’assetto generale dei nerazzurri. Giorgio Scalvini potrebbe spostarsi a destra e il tecnico dovrà scegliere se tornare a schierare Demiral o optare per Djimsiti, con quest’ultimo favorito sul turco. Sulla trequarti persiste il solito ballottaggio tra Mario Pasalic e Jemerie Boga, con il centrocampista croato che potrebbe essere scelto per spezzare le trame di gioco del Bologna e punire con i suoi puntuali inserimenti.

Sicuramente non è una partita dal pronostico facile, anche perché questo Bologna sta dimostrando di essere diventato una delle realtà più belle dell’intero campionato. I felsinei arrivano da un 3-0 roboante e che ha messo in evidenza tutti i pezzi forti del repertorio, a partire da una mentalità offensiva e da un ritmo di gioco che è veramente il punto forte della squadra, a prescindere dai singoli. Non ci sarà ancora Marko Arnautovic per via degli ormai soliti problemi muscolari, ma Thiago Motta nel suo 4-2-3-1 potrebbe dare ancora spazio a Musa Barrow, un po’ defilato sulla sinistra, e a Gianluca Sansone che ha dimostrato di saper legare bene il gioco nel ruolo di falso nove.

Ci sono ancora dubbi, invece, sulla presenza di Riccardo Orsolini dal primo minuto. L’ex centrocampista dell’Inter potrebbe, infatti, scegliere Michel Aebischer per dare maggiore equilibrio e garantire degli inserimenti puntuali in area di rigore. Uno scatenato Nikola Moro potrebbe, invece, tirare il fiato per lasciare spazio a Nicolas Dominguez, ma anche in questo caso, in realtà, il ballottaggio resta apertissimo. A prescindere da chi scenderà in campo, si tratta di una partita da cerchiare in rosso nella lista delle priorità per chi ama la tattica e il bel gioco e da cui ci aspettiamo due squadre che tentano di pressare alto e di fare la partita per portare a casa il bottino pieno.

Sempre alle 16.30, invece, è previsto uno scontro salvezza dei più classici, ma in cui, comunque vada, entrambe rischiano di uscire sconfitte. Sampdoria e Cremonese si sfidano prima cosa di tutto per l’orgoglio, per regalarsi una speranza da qui a fine anno e ancora per riscoprire la voglia di lottare in un campionato che per loro sembra avere veramente poco da dire. I blucerchiati, infatti, occupano il penultimo posto in classifica e a meno dieci punti dallo Spezia, mentre la Cremonese è ultima con tredici punti e solo una vittoria certificata in questa stagione, anche se prestigiosa, contro la Roma.

Se la squadra di Dejan Stankovic dovesse fare bottino pieno potrebbe tentare di accorciare a soli sette punti dallo Spezia, che comunque resta un vantaggio importante da gestire da qui alla fine dell’anno. Per la Cremonese, invece, si tratta di una vera e propria ultima spiaggia per credere di poter confermare la categoria, anche se la matematica ancora non condanna del tutto gli uomini di Davide Ballardini. Entrambe hanno, quindi, tutto da perdere e con la certezza che il pareggio non serva a nessuno, a questo punto dell’anno.

In realtà, i padroni di casa arrivano al match senza troppi dubbi di formazioni. In porta, e sarà così ancora a lungo, non ci sarà Emil Audero, mentre al suo posto è pronto Martin Turk che comunque non ha fatto male nelle ultime uscite. Nel 3-4-2-1 di Stankovic c’è solo un dubbio tra Leris e Lammers. Nel caso in cui venisse scelto l’attaccante, l’assetto sarebbe sicuramente più offensivo e votato alla ricerca dei tre punti già nel primo tempo, mentre con un esterno in più, si avrebbe di sicuro più equilibrio, ma anche meno peso in attacco.

La maschera tattica di Stankovic dovrà scontrarsi con una Cremonese reduce da un ko decisivo in semifinale di Coppa Italia, ma che ancora non ha assolutamente mollato la presa dal punto di vista del gioco e della prestazione, nonostante la classifica non dia affatto ragione ai lombardi. In questo caso, Ballardini deve ancora sciogliere diversi dubbi sugli undici che scenderanno in campo, ma ruolo su ruolo. Nell’ormai classico 3-5-2 con cui si presenteranno allo stadio Luigi Ferraris, i grigiorossi dovrebbero partire con Leonardo Sernicola sulla fascia destra e Pablo Galdames inizialmente in panchina. Le rotazioni più profonde, però, sono ancora in attacco dove Cyriel Dessers è favorito al fianco di Frank Tsadjout, ma attenzione sempre alla scelta di Daniel Ciofani che sta andando regolarmente in rete e rappresenta un uomo molto importante nel gruppo di Ballardini anche dal punto di vista morale. Se la partita dovesse sbloccarsi presto, potrebbe uscirne anche un bello spettacolo, soprattutto dal punto di vista delle reti segnate. Altrimenti, potremmo assistere a una gara tattica e bloccata in cui nessuno tirerà indietro la gamba, visto il peso dell’obiettivo, e a prevalere potrebbero essere gli assetti difensivi. Comunque vada, chi si ferma sarà probabilmente – e definitivamente – perduto.

Da qui ci spostiamo allo stadio Olimpico Grande Torino dove l’appuntamento è di quelli importanti, a livello storico e soprattutto per le dinamiche di classifica. Alle 18,30, infatti, gli uomini di Ivan Juric sfidano la Roma di José Mourinho in uno scontro all’ultimo sangue per restare aggrappati alla corsa alla Champions League e non perdere terreno rispetto a tutte le altre. All’andata già si era capito quanto fosse equilibrato questo match per l’espressione di gioco che i due allenatori hanno dato alle loro squadre. Questione di identità bella e buona sicuramente, che a novembre scorso, nella Capitale, aveva portato un 1-1 dalle mille emozioni e con un finale al cardiopalma.

Dybala
Paulo Dybala festeggia dopo l’ultimo gol contro la Sampdoria – Nanopress.it

Il Torino non ha più tanto da chiedere alla classifica, ma non disdegnerebbe affatto un nuovo sgambetto a una delle principali big del nostro campionato. Il problema è che Juric deve fare i conti comunque con diverse assenze più o meno pesanti e la lista non si è affatto sfoltita neanche dopo la sosta per le Nazionali. Stiamo parlando di gente come Ola Aina, Zima, Berisha, Karamoh e anche il nuovo acquisto Ilic che sta proseguendo una stagione maledetta e in cui la sua qualità sta facendo tanta fatica a emergere.

Il vero ballottaggio resta quello della fascia destra dove Valentino Lazaro è in lotta con Wilfried Singo per una maglia e alla fine potrebbe spuntarla la fisicità di quest’ultimo. In avanti, Antonio Sanabria è ormai intoccabile come prima punta e sta andando in gol con un regolarità impressionante e che negli scorsi mesi in pochi si sarebbero aspettati da chi era stato definitivo essenzialmente un attaccante di manovra. L’altro dubbio di formazione resta, invece, quello della trequarti dato che vicino a Nikola Vlasic è leggermente favorito Nemanja Radonjic, ma potrebbe avere la meglio anche Aleksej Miranchuk, grande protagonista in questa stagione con la maglia del Torino.

La squadra di Mourinho, invece, è in grande salute e ha veramente poco da lamentarsi per la forma in cui la squadra è arrivata nel cuore della stagione. Il recupero di Georginio Wijnaldum si sta rivelando semplicemente essenziale per dare fisicità e imprevedibilità alla fase offensiva dello Special One, anche per garantire quel cambio di passo che alcune volte è mancato nella prima parte dell’anno. L’olandese, dopo il gol contro la Sampdoria, potrebbe partire ancora una volta titolare, con Nemanja Matic in panchina e pronto a subentrare. Con Paulo Dybala e Lorenzo Pellegrini praticamente certi di una maglia, il vero dubbio resta quello relativo la prima punta. Mourinho, infatti, sta continuando ad alternare in maniera quasi schematica Tammy Abraham e Andrea Belotti, con l’ex giornata che anche stavolta è leggermente avanti nelle gerarchie. Da capire anche se l’ex tecnico di Inter e Real Madrid deciderà di premiare Stephan El Shaarawy in luogo di Leonardo Spinazzola dopo il gol contro la Sampdoria, ma tra i due, in ogni caso, è prevista una sorta di staffetta. Dipenderà anche da come si metterà la partita. Di sicuro, la buona notizia è che gli unici indisponibili per questa partita sono Darboe e Karsdorp, mentre in molti torneranno nella difesa titolare dopo le pesanti squalifiche del derby contro la Lazio.

Sempre alle 18,30, ma a diversi chilometri di distanza, è prevista un’altra partita che può essere fondamentale nella corsa salvezza. Stiamo parlando del match tra Verona e Sassuolo, in cui gli scaligeri hanno una delle ultime chiamate per credere ancora in una posizione che garantisca la prossima Serie A. Davanti ai loro tifosi, i gialloblù sono chiamati a uscire da un periodo nero dopo un inizio di 2023 che, invece, sembrava aver dato nuova linfa e ambizioni differenti. Così, alla prova dei fatti, non è stato con il quart’ultimo posto che ora dista ancora sei punti e le giornate che diventano sempre meno.

Il problema è che il Verona si avvicina a una partita temibile e in cui ha tutto da perdere con una lista di indisponibili piuttosto lunga: Hrustic, Henry, Sulemana, Zeefuik, Lazovic e Coppola. In più, Depaoli (spesso scelto come titolare per tutta la stagione) non ci sarà per squalifica. Per colmare le perdite, Marco Zaffaroni rispolvererà Josh Doig dal primo minuto e con licenza di offendere, anche per cercare di tenere il più basso possibile un Domenico Berardi che pare tornato in gran forma. A poche ore dal match, persistono ancora dei dubbi importanti di formazione. Il primo è legato a una questione tattica, dato che l’allenatore dovrà scegliere tra Miguel Veloso e l’inserimento di un altro attaccante puro, Kevin Lasagna che, però, non ha lasciato il segno in zona gol. Al fianco di Duda, attenzione anche a Milan Djuric che potrebbe essere scelto per portare avanti la squadra con il suo fisico impressionante e i colpi di testa che tanto servono ai veneti. Se lui dovesse partire dalla panchina, la scelta potrebbe ricadere sull’istinto e la grinta di Adolfo Gaich, ma anche questo è un ballottaggio che verrà sciolto solo nelle prossime ore.

Il Sassuolo, invece, è arrivato a questo punto della stagione con molte più certezze, soprattutto perché molti calciatori hanno recuperato dai rispettivi infortuni e sono tornati a brillare nello schieramento offensivo e di qualità prediletto da Alessio Dionisi. L’attacco dei neroverdi è ormai una sentenza con l’ispirazione di Berardi, la continuità ritrovata da Andrea Pinamonti e la capacità di saltare l’uomo e di vedere la porta di Armand Laurienté. Quest’ultimo resta la notizia più bella della stagione degli emiliani, anche per la regolarità con cui sta dimostrando di vedere la porta e che lo sta portando nel novero dei migliori attaccanti esterni dell’intero campionato.

Loro tre, a meno di sorprese dell’ultimo minuto, sono tutti sicuri di una maglia, mentre è sulla trequarti che Dionisi conserva ancora un piccolo dubbio di formazione. Matheus Henrique è ancora leggermente favorito su Kristian Thorstvedt, ma alla fine il tecnico potrebbe anche prediligere la fisicità di quest’ultimo, che comunque potrebbe rivelarsi fondamentale anche a partita in corso. La striscia di risultati utili del Sassuolo non è affatto facile da far finire qui e, proprio per questo motivo, il Verona tra le mura amiche è chiamato a una vera e propria impresa per tentare di risalire la classifica in un momento cruciale della stagione. Sicuramente ci aspettiamo che, almeno inizialmente, i padroni di casa decidano di aspettare gli avversari nella loro metà campo e di far male con i lanci lunghi o cercando tra le linee un talento importante come quello di Cyril Ngonge. Se, però, dovesse avere la meglio nell’uno contro uno l’attacco del Sassuolo allora le cose potrebbero mettersi ancora una volta male per i gialloblù e non è così improbabile.

Infine, arriviamo all’appuntamento più caldo e atteso della giornata, quello tra Lazio e Juventus, in programma allo stadio Olimpico alle 20.45 di sabato sera. Sicuramente, a poche ore da Pasqua, si tratta di un match imperdibile e che potrebbe dare una sentenza importante nella corsa alla qualificazione in Champions League. A conti fatti, se non fosse arrivata la penalizzazione da quindici punti al club bianconero (che potrebbe anche essere cancellata dal Coni) staremmo parlando della seconda e della terza forza del campionato, alle spalle di un Napoli per lunghi tratti ingiocabile e che ha fatto il vuoto alle sue spalle.

Vlahovic
Dusan Vlahovic in azione contro l’Inter, nel match di Coppa Italia – Nanopress.it

Così è comunque, almeno dal punto di vista tecnico. I ragazzi di Maurizio Sarri, infatti, hanno dato un’accelerata decisiva in questa stagione. Nel 2023, infatti, e una volta terminata del tutto l’esperienza europea, i biancocelesti hanno ulteriormente spinto in campionato riuscendo a battere la Roma nel match più sentito della stagione, il derby appunto, ancora prima stendendo la capolista a casa propria e, infine, regolando anche il Monza in casa loro, senza subire gol.

Stiamo parlando della miglior difesa in assoluto della Serie A, una squadra che ha trovato una solidità incredibile e che ha migliorato molto, rispetto allo scorso anno, l’intera retroguardia e il portiere. Il progetto portato avanti da Claudio Lotito e Igli Tare, che ha messo l’allenatore al centro, sta trovando sua piena attuazione in interpreti dal grande senso di appartenenza come Alessio Romagnoli, Sergej Milinkovic-Savic e soprattutto Mattia Zaccagni, che da esterno d’attacco è il miglior marcatore italiano dell’intero campionato. Senza dimenticare Ciro Immobile, pronto a rientrare proprio contro la Juventus a pieni ranghi e che spera di poter vivere un finale di stagione da grande protagonista.

A dire il vero, l’attacco durante tutto il corso dell’anno ha funzionato bene senza di lui, con l’ingresso di Pedro a destra e lo slittamento di Felipe Anderson nel ruolo di finto centravanti. Il capitano, però, ora vuole sciogliere tutti i dubbi degli scettici e trascinare i suoi a un secondo posto che sarebbe storico, come un nuovo ingresso in Champions League.

Per questa partita, in ogni caso, Sarri nutre ancora qualche dubbio di formazione. Elseid Hysaj è sicuramente favorito su Manuel Lazzari, meno dedito alla fase offensiva e che il tecnico predilige in altri tipi di partite. Attenzione anche a un’arma che l’allenatore toscano sfodera solitamente nei big match: Matias Vecino, infatti, potrebbe tornare titolare in mediana, come successo contro il Napoli dove fu anche decisivo, al posto di Danilo Cataldi. Il vero ballottaggio è al centro dell’attacco, dove Immobile resta favorito, ma potrebbe partire dalla panchina in favore di Pedro, comunque pronto a subentrare nel caso di esclusione iniziale.

Dall’altra parte c’è una Juventus nell’occhio del ciclone e che vuole proseguire nel suo ottimo momento di forma in Serie A e non solo. Le vicende giudiziarie restano sullo sfondo e presto potrebbe arrivare una sentenza decisiva per la stagione, ma intanto i veleni sono andati avanti anche in Coppa Italia con i cori razzisti della curva nei confronti di Lukaku, le giornate di squalifica a Juan Cuadrado e tutte le polemiche che sono seguite.

Contro la Lazio, però, il focus è soprattutto sull’obiettivo Champions League, sulla possibilità di agguantare, nonostante tutto, un piazzamento europeo di primo piano, dato che ora il quarto posto dista solo sei punti. All’andata, anche se in condizioni diverse, il divario tra le due squadre è parso netto, e stavolta Massimiliano Allegri potrebbe schierare la coppia pesante formata da Dusan Vlahovic e Arkadiusz Milik, anche se Angel Di Maria scalpita per rubare il posto a uno dei due. Federico Gatti ha ormai scalzato Alex Sandro nelle gerarchie difensive e dovrebbe essere così anche in questo caso. L’unico vero assente nei bianconeri è Moise Kean, decisivo all’andata e anche contro il Verona. Prima di Pasqua, il meglio è alla fine e chi vincerà metterà una firma importante verso il piazzamento europeo.

Dove vedere tutte le partite della 29esima giornata di Serie A: Milan-Empoli disponibile su Sky, ma anche la sfida tra Atalanta e Bologna

Tutte le partite del 29esimo turno di Serie A, compreso il big match tra Lazio e Juventus, si potranno vedere in esclusiva su Dazn, e quindi su qualsiasi dispositivo che supporti l’app della piattaforma di streaming. Milan-Empoli di stasera alle 20:45, il lunch match di domani tra Udinese e Monza e Atalanta-Bologna sempre della vigilia di Pasqua, e alle 16:30, si potranno vedere anche su Sky e quindi in streaming su SkyGo.

 

Impostazioni privacy