Donald Trump è la bestia dell’Apocalisse (e noi abbiamo le prove)

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Da (dis)attento lettore dei testi sacri, in questo articolo dimostrerò come la fine dei tempi sia vicina e come Donald Trump sia in realtà la bestia dell’Apocalisse mandata a sconvolgere la Terra. Come sa chiunque non abbia dormito durante le ore di catechismo, le bestie dell’Apocalisse profetizzate da Giovanni sono due: la bestia che viene dal mare e la bestia che viene dalla terra. Considerato che fra i luoghi in cui Giovanni scrisse l’Apocalisse e gli Stati Uniti ci sono di mezzo il Mar Mediterraneo e l’oceano Atlantico daremo per scontato che Trump sia la bestia che viene dal mare e lasceremo aperti i casting per il ruolo di coprotagonista. Alla luce delle evidenze che dimostreremo ecco che tutte le “particolarità” di Donald Trump trovano giustificazione: dal linguaggio volgare e sessista agli atteggiamenti razzisti, dall’aggressività in politica estera all’escalation di tensione, con aggiunta di vari tira e molla, con la Corea del Nord.

Prima che qualcuno telefoni in redazione per chiedere come diventare mio adepto è probabilmente il caso di specificare che questa è una trattazione semiseria, in pratica è uno scherzo: unirò dei puntini a casaccio per ricavarne un disegno dai tratti foschi, un po’ come fanno quelli che interpretano a loro piacimento le sestine di Nostradamus. Dopo questa doverosa premessa volta a rassicurare le anime belle, possiamo andare avanti.

Donald Trump e il numero 666

666

Altri hanno già raccontato ampiamente come il numero di Donald Tramp sia il 666, il numero della bestia indicato nell’Apocalisse di Giovanni al passo 13-18: “Chi ha intelligenza calcoli il numero della bestia: è infatti un numero di uomo, e il suo numero è seicentosessantasei”. Qualche esempio? Donald Trump ha ereditato la sua fortuna alla morte della nonna, nel giugno 1966 (6/66); Trump possiede il più costoso palazzo degli Stati Uniti al civico 666 di Fifth Avenue. Eccetera eccetera. Anche nel nostro admin la fotogallery di Donald Trump è associata al codice 6633, ovvero un 6 seguito da un altro 6 e infine un 3+3=6… per un totale di 666. Solo un caso?

Donald Trump 6633

Ma oggi noi andiamo oltre aggiungendo qualche altra evidenza per suffragare la tesi della natura diabolica e apocalittica di Donald Tramp.

Donald Trump e le trombe dell’Apocalisse

Torniamo a Giovanni: la fine dei tempi sarà annunciata da sette trombe, o “seven trumpets” nella traduzione inglese delle Sacre Scritture. Ripetiamo: seven TRUMPets. Le sette trombe sono descritte in Apocalisse 8.

  • La prima tromba provoca una pioggia di grandine e fuoco che devasta la vegetazione della terra. Nessun problema per Trump: lui non è poi così ecologista. Anzi, non lo è per niente.
  • La seconda tromba causa la caduta di una massa ardente in mare, che provoca un’ecatombe di creature marine. Trump può continuare a dormire tranquillo.
  • La terza tromba imita la prima, ma si concentra sulla devastazione di laghi e i fiumi. I pisolini di Trump continuano a non essere a rischio.
  • La quarta tromba oscura parzialmente Sole e Luna. “Meglio così – direbbe Trump – l’industria energetica americana ne trarrà giovamento”.
  • La quinta tromba causa un’invasione di locuste. Poco male, gli insetti sono il cibo del futuro e Trump da buon imprenditore sarà in grado di lucrarci sopra.
  • La sesta tromba chiama un esercito demoniaco che uccide un terzo dell’umanità. Trump ha già in mente chi sono i popoli da azzerare: messicani, cinesi, russi e tutti quelli che ha definito “shithole countries” (la traduzione letterale è “paesi cacatoio”).
  • La settima tromba, infine, attira sette angeli con sette coppe ricolme dell’ira di Dio. E di fronte all’ira di Dio, se permettete, sarebbe il caso di mettere in pausa la PlayStation e iniziare ad allarmarsi.

Donald Trump cavallette

Donald Trump e i vizi capitali

Dopo questa amabile digressione su ciò che ci aspetta nel giorno fatale, avviciniamoci di qualche passo a raccontare perché Trump è la bestia dell’Apocalisse. Ma prima, per aumentare la suspense, osserviamo come Trump incarni alla perfezione tutti i vizi capitali. A differenza di ciò che suggerisce il senso comune, i vizi capitali non sono citati nella Bibbia ma sono stati classificati diversi secoli dopo da alcuni monaci. I vizi capitali come tutti sanno sono sette: superbia, avarizia, lussuria, invidia, gola, ira e accidia. Analizziamoli uno ad uno e vediamo come Donald Trump incarni alla perfezione queste sette imperfezioni dell’anima.

  • La superbia è, forse, il peggiore dei vizi capitali perché è l’imitazione sul piano umano del peccato che condannò Lucifero a precipitare dal cielo. Chi è superbo si crede superiore al prossimo e dal momento che siamo tutti fratelli perché figli di uno stesso Dio, chi si ritiene superiore alla natura che il Creatore gli ha assegnato commette peccato. Sul piano pratico un imprenditore o un politico superbi sono portati a disprezzare regole e controlli e credono di poter fare qualsiasi cosa impunemente. A questo proposito nel giugno del 2016 il magazine USA Today ha pubblicato un report nel quale si mostra come Trump e le società a lui collegate siano state coinvolte in circa 3.500 cause civili e penali negli Stati Uniti. Niente male!
  • L’avarizia non è solo identificabile con la taccagneria, ma anche con l’insoddisfazione del ricco che già pieno di beni terreni cerca di accumularne sempre di più lussuosi. Trump è un collezionista di immobili: oltre alle varie Trump Towers disseminate sul territorio americano possiede anche un certo numero di ville extra lusso. Date un’occhiata ad una delle case che Donald Trump ha messo in vendita per la modica cifra di 54 milioni di euro.
  • Sulla lussuria non ci dilunghiamo, basti ricordare che le donne di Donald Trump, fra mogli e amanti presunte o conclamate, sono davvero tante. Indimenticabili poi certe frasi sessiste di Donald Trump che lo hanno messo nei guai.
  • L’invidia è il peccato più stupido che esista, perché è l’unico che non porta piacere, ma che anzi arreca solo danno anche a chi lo coltiva. E’ invidioso chi vive male perché ritiene che le fortune altrui rovinino la propria. I dazi di Trump volti a danneggiare le esportazioni europee possono essere considerati come una manifestazione di invidia?
  • La gola è il peccato più evidente di Donald Trump, un omone il cui girovita lievita di giorno in giorno.
  • L’accidia è un peccato dall’interpretazione ampia. Generalmente viene tradotta come noia, ma ha anche l’accezione di mollezza, apatia, indifferenza. Ma anche con la situazione in cui versa chi pur avendo la possibilità di fare il bene sceglie di non farlo. Trump è alla guida del paese più potente e temuto del mondo, una sua firma potrebbe far cessare guerre, carestie e crisi umanitarie. Ma probabilmente Trump ha altre priorità. Il qualunquismo di questa ultima frase imbarazza persino me che ne sono l’autore.
  • Chiudiamo con l’ira: Donald Trump non è un tipo iracondo, è l’incarnazione stessa dell’ira. La sua non è la rabbia di chi urla paonazzo, ma la rabbia di chi si trattiene nei modi ma usa le parole come pietre. Se fossi nei panni di Kim Jong-un eviterei altre provocazioni…

Donald Trump meteora

Donald Trump la bestia dell’Apocalisse

Ed ora, finalmente, andiamo a spiegare come Donald Trump sia la bestia dell’Apocalisse descritta da Giovanni.

“Vidi salire dal mare una bestia che aveva dieci corna e sette teste…” (Ap 13-1) Ricapitoliamo, dieci corna e sette diademi. 10 x 7 = 70. All’epoca del suo insediamento Donald Trump aveva 70 anni. Brivido!

“… sulle corna dieci diademi e su ciascuna testa un titolo blasfemo…” (Ap 13-1) In questo caso potrebbe trattarsi degli epiteti appioppati a Trump da Robert De Niro? Ecco i gentili complimenti che l’attore americano ha rivolto a Trump: “E’ così stupido. E’ un cane, un maiale. Un artista della stronzata. Non paga le tasse, è un disastro nazionale. Mi fa arrabbiare il fatto che questo paese sia arrivato al punto di consentire a quest’idiota di arrivare sin qui”.

Nel suo racconto Giovanni spiega come la bestia abbia “la bocca come quella di un leone” (Ap 13-2) Ci siamo abbastanza…

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Giovanni continua: “Alla bestia fu data una bocca per proferire parole d’orgoglio e bestemmie, con il potere di agire per quarantadue mesi” (Ap 13-2) Dunque le parole d’orgoglio per Trump sono un marchio di fabbrica. Poi consideriamo che il mandato di un presidente americano è di 4 anni, ovvero 12 mesi x 4 anni = 48 mesi. Per approssimazione ci siamo. Mettiamo in conto una possibile caduta di Trump anzitempo a causa di una procedura di impeachment e la profezia è confermata.

Donald Trump e le lancette dell’Apocalisse

E se tutto questo non vi basta sappiate che gli studiosi che aderiscono a The Bulletin of the Atomic Scientists dopo avere analizzato le politiche di Donald Trump hanno simbolicamente spostato in avanti di 30 secondi le lancette che ci separano dall’Apocalisse. Il Doomsday Clock è un orologio immaginario introdotto all’indomani della Seconda Guerra Mondiale come monito per i politici di tutto il mondo, affinché promuovessero politiche volte a tutelare la pace e l’ambiente. Attualmente mancano appena due minuti e mezzo alla mezzanotte della Terra.

Per il momento è tutto, arrivederci al giorno del giudizio! Se arrivate prima di me, tenetemi il posto!

Donald Trump fiamme

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