Divieto di barbecue a Bologna, multe fino a 200 euro

Matteo Lepore, sindaco di Bologna, ha confermato l’ordinanza in cui vieta i barbecue nel capoluogo romagnolo solamente nei casi in cui le polveri sottili raggiungono livelli eccessivi. Un divieto emergenziale reso necessario per tutelare l’ambiente. 

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Tale divieto non è scattato solamente a Bologna ma anche in altre parti d’Italia che hanno condiviso la scelta del primo cittadino, Matteo Lepore. Infatti anche nella Capitale, ad esempio, sono state applicate delle sanzioni per chi trasgredisce la legge.

I casi in cui è vietato il barbecue

Con il giorno di Pasquetta e la primavera appena cominciata si è inaugurata la stagione dei barbecue. Peccato, però, che in alcune parti d’Italia sono state adottate delle misure restringenti per gli amanti della griglia.

Infatti, il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, ha imposto il divieto di arrostire solamente nei casi in cui le polveri sottili raggiungono livelli sopra la media consentita.

“Le combustioni all’aperto infatti sono vietate solo in casi limite, quando i livelli di polveri sottili sono eccessivi”.

Queste le parole dichiarate del primo cittadino del capoluogo romagnolo il quale ha spiegato che per i trasgressori del provvedimento sono previste sanzioni fino a 200 euro. Nei giorni scorsi, un giovane di 30 anni è stato multato dalla polizia municipale per non aver rispettato il divieto.

Le reazioni in altre parti d’Italia

Tra le città che hanno introdotto il divieto dei barbecue non vi è soltanto Bologna. A fare compagnia al capoluogo romagnolo anche la Capitale, Torino e Milano. Il provvedimento è stato varato con lo scopo di tutelare l’ambiente e proteggere la salute dei cittadini.

Nei giorni scorsi vi è stata la prima sanzione per un trasgressore di 30 anni. Il caso ha suscitato diverse reazioni in tutta Italia, dal settentrione al meridione.

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“Si ribadisce non solo l’opportunità dell’ordinanza ma anche la sua necessità”.

Queste le parole di Anna Lisa Boni, assessore alla transizione ecologica, la quale ha sottolineato che l’allarme scatta dal momento in cui si raggiungono livelli eccessivi delle polveri sottili, sopratutto nelle grandi città.

Franz Caruso, il sindaco di Cosenza, ha espresso un pensiero positivo nei confronti del provvedimento, considerato necessario per la salvaguardia del territorio:

“Si tratta di una scelta di responsabilità a salvaguardia del nostro presente e, soprattutto, del futuro dei nostri figli”.

Infine, anche il primo cittadino di Catanzaro, Nicola Fiorita, ha rispettato il provvedimento del comune di Bologna, importante e necessario per ridurre le emissioni di odori e fumo, evitando disagi ambientali.

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