D’Alema: ‘L’otto per mille alle Moschee’, scoppia la polemica

D'Alema

Massimo D’Alema ha lanciato la proposta di destinare l’otto per mille alla costruzione delle moschee. Dinanzi all’inaspettata dichiarazione dell’ex premier, il mondo della politica è letteralmente insorto. Ora impazza la polemica.

D’Alema propone l’impiego dell’otto per mille per la costruzione delle moschee, in realtà, con un fine ben preciso: combattere il radicalismo, costruendo luoghi di culto con l’utilizzo di denaro pubblico.

Alfano si è subito schierato contro, Buonanno addirittura ha fatto appello al trattamento sanitario obbligatorio per l’ex premier. Il leader del Carroccio, Matteo Salvini, non ha perso occasione per scagliarsi contro una proposta che andrebbe a favorire la cultura islamica: ‘O è un complice o è un matto?? #dalemakbar’, ha scritto su Twitter.

Il caso è scoppiato dopo che D’Alema ha rilasciato un’intervista a Radio Anch’io (Radio Uno), nel corso della quale l’ex ministro degli Esteri ha trattato il delicato argomento dell’integrazione delle comunità musulmane tra le fila della società italiana. E’ proprio nell’ambito di questo discorso che D’Alema si chiede se mai impiegare il denaro dell’otto per mille anche per i musulmani possa essere una soluzione per dare il via all’avvicinamento tra due culture così distanti, riducendo di conseguenza il rischio che si diffonda la propaganda fondamentalista e terrorista.

E aggiunge: ‘Vorrei che queste persone si sentissero a tutti gli effetti cittadini italiani, preferirei potessero costruire le loro moschee come si costruiscono le chiese, cioè con il denaro pubblico. In Italia, per la Chiesa cattolica, esiste l’otto per mille ma c’è un milione e mezzo di musulmani che non sono riconosciuti e con i quali non abbiamo un’intesa’.
Poi immagina un Islam più moderato: ‘L’Islam europeo potrebbe essere più aperto e moderno, rispetto a quello fondamentalista che viene da certi Paesi. Se il centro islamico lo costruisce l’Arabia Saudita, il predicatore salafita lo mandano loro’.

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