CSM: una fumata bianca all’elezione di 9 membri laici su 10

A Montecitorio c’è stata la fumata bianca per le elezioni di nove membri laici su dieci che sono previsti dal Consiglio Superiore della Magistratura, CSM.

Giuseppe Conte votazione CSM
Giuseppe Conte votazione CMS – Nanopress.it

Secondo i dati ufficiosi, sono solo nove coloro che hanno superato il quorum dei tre quinti dei componenti dell’assemblea necessari per rendere effettiva l’elezione. Al via perciò di un nuovo round con una nuova votazione per poter coprire il decimo posto rimasto al momento scoperto.

Elezione dei 10 membri laici previsti all’interno del CSM

Si è conclusa la votazione dei 10 membri laici, previsti all’interno del Consiglio superiore della magistratura, con una fumata bianca per solo 9 membri. Solamente nove dei candidati ha raggiunto il quorum necessario, ossia i tre quinti dell’assemblea, per rendere ufficiale ed effettiva l’elezione.

Sarà perciò necessario effettuare una nuova votazione per poter coprire l’ultimo posto rimasto scoperto, perché il nome indicato da Fratelli d’Italia ossia Felice Giuffrè non ha ottenuto i numeri necessari a superare l’elezione.

La nuova votazione si terrà in data 24 gennaio 2023, il Parlamento sarà in seduta comune alle ore 16 e si occuperà di eleggere il membro mancante, è questo quanto comunicato dal vicepresidente della Camera Giorgio Mulè.

I nove membri che ce l’hanno fata sono Isabella Bertolini che viene eletta con 521 voti favorevoli, Rosanna Natoli e Daniela Bianchini per Fratelli di Italia entrambe elette con un numero di voti pari a 519, Roberto Romboli invece per il Partito Democratico è il più votato con 531 voti a favore.

Claudia Eccher con 519 voti favorevoli, Fabio Pinelli insieme alla Lega con 516 voti, Michele Papa che è stato indicato dal Movimento 5 Stelle ottiene 506 voti, mentre Ernesto Carbone presentato da Azione-Iv ottiene il punteggio di votazioni più basso 399 ma che comunque gli permette di essere eletto.

Il 24 gennaio 2023 perciò le camere si dovranno occupare di votare unicamente per un singolo componente laico mancante per raggiungere la quota dei 10.

Giuseppe Valentino
Giuseppe Valentino – Nanopress.it

Il caso di Valentino: cosa è successo

L’elezione che si è appena tenuta ha fatto esplodere il caos all’interno della maggioranza a causa delle polemiche sulla possibile candidatura di Giuseppe Valentino.

Giuseppe Valentino è un penalista calabrese che è attualmente sottosegretario alla Giustizia e che per giorni Fratelli d’Italia lo ha indicato come un possibile nome su cui puntare per la vicepresidenza dell’organo di autogoverno appartenente ai magistrati.

Nessuno aveva contrastato questa possibilità ma nel momento in cui sono iniziate le votazioni all’interno dell’Aula di Montecitorio, i votanti si sono ricordati che Giuseppe Valentino è attualmente indagato all’interno di un processo di ‘ndrangheta, a causa di alcune dichiarazioni fatte da un collaboratore di giustizia nel 2021.

La notizia viene immediatamente riportata da alcuni siti e viene più volte esposta dai membri del movimento 5 stelle, mandando all’aria l’accordo che faticosamente si era raggiunto tra maggioranza e opposizione.

Durante l’elezione perciò viene imposto lo stop invitando i parlamentare di Fratelli di Italia a non rispondere alla prima chiama delle votazioni, per alcuni però è già tardi perché si sono già espressi.

A questo punto si tenta di rimediare portando la possibilità di votare tutti insieme per il candidato Felice Giuffrè, attualmente ordinario di Istituzioni di Diritto Pubblico nella città di Catania.

Ormai però c’è il caos totale nell’aula di Montecitorio e prima che si formino nuovi accordi e che tutti si convincano che è la scelta più giusta la votazione viene sospesa per più di un’ora.

Valentino rinuncia alla candidatura e la votazione riprende, lo stesso si difende dai sospetti e dalle accuse mosse nei suoi confronti come “fango gettato addosso” e nello stesso momento i membri di Fratelli di Italia lanciano messaggi e note a suo sostegno.

Su Giuffrè però non si riesce a raggiungere il quorum richiesto, dal momento che già numerosi deputati e senatori avevano espresso il loro voto a favore di Valentino. Su tutti gli altri nomi invece l’intesa raggiunta nei giorni scorsi regge e passano tutti le elezioni.

Fratelli d’Italia è il partito che ha proposto più donne indicando tre: Isabella Bertolini, Rosanna Natoli e Daniela Bianchini. Ora non resta che aspettare e nuove elezioni previste per il 24 gennaio 2023 e vedere chi sarà il decimo membro laico.

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