Covid e influenza: dalla rabbia di Pechino alla replica di Tajani

Purtroppo la situazione Covid in Cina sembrerebbe precipitare, giorno dopo giorno. Shanghai risulta essere la città che presenta maggiori criticità: secondo alcuni organi di stampa circa il 70% della popolazione avrebbe contratto il virus. Una questione che sta interessando anche l’Unione Europea, in cui si sta cercando di proteggere al meglio i cittadini dall’arrivo dei cinesi con molti dissensi da parte di Pechino.

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A tal proposito, quelle che sembravano essere voci di corridoio, nelle ultime ore sono state confermate dalla Commissaria dell’Unione Europea alla salute, Stella Kyriakides, la quale ha confermato di provvedere ai tamponi per i viaggiatori provenienti dalla repubblica cinese.

Le nuove misure per chi arriva dalla Cina

Preoccupa sempre più la nuova ondata di coronavirus in Cina. Per tale motivo, nonostante in tutto il mondo le restrizioni da Covid si siano allentate, la popolazione europea presenta una immunità da contagio abbastanza elevate, si sta cercando di tenere la situazione sotto controllo, offrendo gratuitamente tamponi all’arrivo dei viaggiatori cinesi.

Una scelta non ben accettata da parte di Pechino ma purtroppo necessaria data le ultime notizie sulla situazione Covid e l’arrivo di nuove varianti nello Stato di Xi Jinping. Dopo che il mese scorso è stata abolita in Cina la tanto famosa “politica zero Covid”, la situazione sembra essere vacillata, con scarse o pochissime informazioni.

La popolazione cinese è tornata a viaggiare e per tale motivo bisogna prendere le giuste precauzioni, evitando nuovi contagi nel nostro paese anche se secondo uno studio condotto dall’European Centre for Disease Prevention and Control, le varianti che circolano in Cina sono le stesse presenti nell’Unione Europea, quindi non destano preoccupazione.

La presa di posizione da parte del Giappone

Mentre Pechino condanna la somministrazione dei test all’arrivo dei viaggiatori cinesi presso una decina di Paesi, anche lo Stato del Giappone ha deciso di proteggere la propria popolazione dalle nuove varianti e dai nuovi contagi provenienti dalla Cina.

A dichiararlo ai vari organi di stampa è stato il presidente Fumio Kishida, durante la visita nel santuario di Ise Jingu, spiegando che coloro i quali sono in partenza dalla Cina su un volo verso il Giappone dovranno salire a bordo del velivolo con un test avente esito negativo, e successivamente anche all’arrivo.

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Tali misure di sicurezza saranno in vigore a partire da questo sabato e le autorità nipponiche monitoreranno costantemente che i voli verso la Cina non siano in aumento.

La dichiarazione di Antonio Tajani

Il ministro degli esteri, Antonio Tajani, dopo la presa di posizione da parte di Pechino, circa il dissenso sui tamponi per i viaggiatori in partenza dalla Cina, ha espressamente dichiarato di non considerare offensiva questa misura di protezione.

La portavoce del ministero cinese degli esteri, Hua Chunying, dal canto suo, ha difeso la loro produzione di vaccini e nonostante la situazione nella repubblica di Xi Jinping sia prevedibile al tempo stesso è tenuta sotto controllo.

L’European Centre for Disease Prevention and Control rassicura ancora una volta che la popolazione europea ha una immunità elevata e le varianti sono le stesse che circolano in Cina.

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