Bollettino Covid, 29 gennaio: 13.574 nuovi, 477 decessi

Secondo i dati del ministero della Salute, oggi (29 gennaio) sono stati rintracciati 13.574 nuovi casi di positività a Covid-19, a fronte di 268.750 tamponi processati. I decessi nelle ultime 24 ore sono stati 477.

L’indice Rt, ossia il rapporto tra positivi e test, continua a calare. Oggi, 29 gennaio, è allo 0.84%.

29 gennaio: in calo i ricoveri

Nei reparti di terapia intensiva per il Covid-19 calano i pazienti: -18 in 24 ore risultati dal saldo tra nuovi ingressi (148) e dimissioni. Il totale delle rianimazioni, quindi, si porta a 2.270 persone (-381 rispetto a ieri).

Rt in calo da due settimane, scende a 0,84%

Nel report settimanale di monitoraggio del ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanità emerge anche un calo costante dell’indice Rt per la seconda settimana. Solo il Molise ha mantenuto il proprio indice di contagio sopra l’1, tutte le altre Regioni sono al di sotto della soglia d’allerta, così come nelle terapie intensive.

Si continua a osservare una diminuzione dell’incidenza a livello nazionale negli ultimi 14 giorni“, spiegano dall’Iss. Ma, avvertono gli esperti, “l’epidemia resta in una fase delicata e un nuovo rapido aumento dei casi nelle prossime settimane è possibile”.

Situazione vaccini: taglio da Moderna, domani approvazione Aifa per Astrazeneca

Il commissario straordinario per l’emergenza sanitaria Domenico Arcuri oggi, 29 gennaio, durante una conferenza stampa ha annunciato che Moderna taglierà le dosi del proprio vaccino al nostro Paese. Entro il 9 febbraio ne sarebbero dovute arrivare 166 mila, ma la fornitura riservata all’Italia è di sole 132 mila.

Alla luce dei tagli già annunciati nelle scorse settimane anche dalle altre case produttrici del vaccino anti Covid, all’Italiano mancano almeno 300 mila dosi di medicinale necessario a procedere alla campagna vaccinale. 

L’Ema ha invece approvato il medicinale di AstraZeneca e domani la Commissione tecnico-scientifica di Aifa darà la sua approvazione finale. L’Agenzia Italiana del Farmaco potrebbe anche prevedere alcune limitazioni alla somministrazione a causa della mancanza di dati, per esempio quelli riguardanti l’età. 

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