Covid: a novembre +75% dei decessi giornalieri nel Nord Italia. A Torino il dato peggiore

Il Ministero della Salute insieme al Dipartimento di Epidemiologia della Regione Lazio hanno lavorato al report “Andamento della mortalità giornaliera (SiSMG) nelle città italiane in relazione all’epidemia di Covid-19 dal 1° settembre al 17 novembre 2020”. Da questo, si evince che nel mese di novembre è stato registrato un sensibile aumento della mortalità giornaliera, soprattutto nel Nord Italia. Non c’è da stupirsi visti i dati che ogni giorno vengono diffusi in merito a contagi e morti.

Sono stati sorvegliati 32 Comuni: inizialmente dovevano essere 34, ma non sono stati presi in considerazione quelli di Napoli e L’Aquila. I dati raccolti in ogni luogo sono stati confrontati con quelli registrati nel medesimo periodo nel corso dei 5 anni precedenti e sono stati considerate sia le morti dovute al Covid che quelle collaterali, ovvero quelle causate da una minor possibilità di accesso alle cure.

Covid: a Torino +111% dei decessi nel mese di novembre

In media, nel mese di novembre è stato segnato un +75% dei decessi nel Nord Italia e +46% nel Centro-Sud.

Torino (+111%), Genova (+96%) e Milano (+83%) le città più colpite durante questo mese. Nelle altre zone d’Italia, Palermo ha registrato +67%, Perugia +66%, Roma +58%.

Il report ha mostrato l’andamento della mortalità evidenziando “il forte incremento della mortalità osservata in concomitanza con la prima fase dell’epidemia di Covid-19, la successiva riduzione che ha riportato la mortalità in linea con i valori di riferimento a fine maggio, seguita da un nuovo rapido incremento dei decessi a partire dalla seconda metà di ottobre“.

Infatti a ottobre era stato segnato un aumento simile al Nord che al Centro-Sud, rispettivamente +22% e +23%, salvo poi salire in maniera esponenziale a inizio novembre, colpendo soprattutto gli over 65, e arrivando ai numeri allarmanti di novembre.

Ma mentre nelle grandi città è più facile tenere sotto controllo i decessi, nei piccoli centri, dice il report, “la mortalità risente delle fluttuazioni casuali“, perciò la curva va interpretata con cautela.

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