Come sarà l’uomo nel futuro? Il ritratto di un essere umano tra 100mila anni

Come sarà l’uomo nel futuro? I ricercatori Nickolay Lamm e Alan Kwan hanno ipotizzato l’evoluzione dell’uomo tra 100 mila anni. Hanno quindi ricostruito le parti del viso di un uomo e di una donna e ne hanno mostrato i cambiamenti spiegandone i motivi. Gli esseri umani che abiteranno il nostro pianeta tra 100mila anni si dovranno adattare a condizioni atmosferiche per noi nemmeno immaginabili. Come ci trasformeremo?

Il lavoro ottenuto è frutto dell’abilità grafica e delle conoscenze genetiche dei due ricercatori.

Il nostro viso ricorderà quello di un alieno e non si esclude che i nostri posteri saranno dotati di lenti di comunicazione e device miniaturizzati impiantati sopra l’orecchio, per potenziare alcune abilità specifiche e necessarie.

(OGGI)

I nostri volti umani sono quindi destinati a mutare, nel tempo. In pratica l’essere umano sembrerà quasi un cartone animato, dovendosi adattare a situazioni più estreme sia per quanto riguarda la vita sulla Terra che nello Spazio. Saremo dotati di una fronte ampia e di una testa sempre più grossa perchè dovrà contenere un cervello sempre più grande.

(FRA 20MILA ANNI)

La pelle sarà colorata perché dovremo proteggerci dai raggi extra-atmosferici, le palpebre saranno molto spesse, a causa della gravità che andrà scemando. Infine le narici diventeranno più larghe, adatte sempre a consentirci di vivere in ambienti extraterrestri, dove la respirazione potrebbe essere più difficoltosa.

(FRA 60MILA ANNI)

La natura provvede alla selezionare della specie, e questo continua ad accadere ininterrottamente, attraverso un processo di adattamento in continuo divenire. E proprio a questo percorso infinito di adattamento e cambiamento hanno pensato Lamm e Kwan ipotizzando i volti dei nostri discendenti. Infine, con l’eugenetica avanzata, l’uomo sarà libero di controllare il proprio genoma, decidendo la faccia più gradita per i propri figli.

(FRA 100MILA ANNI)

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