Combustibile che riduce i consumi: con le alghe si può

Nei laboratori di Modena della Tere Group Italia, una delle società “orgoglio italiano” a livello internazionale nel settore della produzione di biocarburanti, è stato sintetizzato una nuova tipologia di combustione: il carburante ad alghe ALGAMOIL Dual-Fuel.

Grazie anche alla collaborazione con il SAE, Society of Automotive Engineers, e anni di sperimentazioni e test continui nei laboratori dell’ Emilia-Romagna, i ricercatori modenesi sono riusciti a ricavare dalle alghe il carburante del futuro, ottenuto tramite un processo naturale.

Uno dei vantaggi di questo processo è quello di essere controllato e gestito completamente dall’uomo, a differrenza delle altre fonti di energia. Ogni ettaro di alghe può produrre circa 30 mila litri di carburante all’anno. Un’enormità se pensiamo che la soia e il mais ne producono rispettivamente circa 220 e 75 ogni anno.

Ma allora perché non utilizzare quanto prima questa innovazione) L’azienda modenese ha riscontrato dei grossi problemi, quelli relativi ai costi di produzione. Infatti la Tere Gorup Italia è alla ricerca di sponsor e finanziatori per poter continuare a sviluppare questa innovativa forma di combustione che potrebbe portare benefici a tutto il settore e creare cosi una produzione su larga scala.

Secondo la società modenese i consumi delle vetture Diesel si ridurranno del 50% grazie al primo impianto di carburante ad alghe ALGAMOIL Dual-Fuel, una riduzione incredibile, considerando anche il recente scandalo legato al Dieselgate.

Michael Magri, Country Manager di Tere Gruop Italia, ha dichiarato: “La condivisione di questa innovazione ha fatto in modo che negli ultimi mesi già numerosi imprenditori italiani abbiano deciso di investire in questa tecnologia. C’è da auspicarsi che molti altri decidano di fare altrettanto, dando così una risposta concreta al problema dell’inquinamento”.

Questa nuova tecnologia però non potrà essere utilizzata da sola perché, come ricorda il Ministero dello Sviluppo Economico, la quota di biocarburanti utilizzabili per i primi 24 mesi è di solo l’1,2%. Questo valore crescerà fino al 2% nel 2022, quindi l’Algamoil si potrà solo miscelare con il carburante “standard”, non potrà, almeno per il momento, essere il sostituto diretto.

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