Giappone, Coca-Cola al caffè: ma non c’era già abbastanza caffeina?

Coca Cola Coffee Plus

Bomba energetica in grado di tenerti sveglio per ore e ore. Ma anche gusto nuovo. E’ la Coca Cola con il caffè, made in Giappone. Paese non nuovo a idee stravaganti, come la Fanta al gusto di kiwi che si trova in tutti i distributori automatici. L’ultima novità è però la Coca-Cola Coffee Plus che associa la bevanda gassata per eccellenza (che già contiene caffeina, ricordiamo) a una tazza di caffè, seppure non espresso. Costa 130 yen a lattina, pari a 1 euro.

La redazione di ‘RocketNews24’ ha provato la nuova bevanda. L’aspetto è molto simile a quello della classica Coca-Cola, ma l’aroma richiama quello del caffè. Il gusto è più carico rispetto alla versione tradizionale della bibita, a cui è stata aggiunta polvere di caffè. Considerate che è come aggiungere il 50 per cento di caffeina a quella che già è contenuta nella Coca-Cola standard. Una lattina ha dunque un elevato potere eccitante, circa 60 milligrammi di caffeina per 33 centilitri.

Il Giappone che ha appena lanciato la nuova bibita, al momento non ha intenzione di commercializzarla all’estero. Non si trova neanche nei negozi del Paese del Sol Levante, ma esclusivamente nei distributori automatici. A dire il vero, la novità non è una primizia. Nel 2016, infatti, fu la stessa Coca-Cola a lanciare la versione Blak: bevanda al gusto di caffè. Prima ci fu la sperimentazione in Francia, poi il prodotto approdò negli Stati Uniti.

E andando ancora indietro di parecchi anni, si scopre che Pepsi – concorrente principale del marchio Coca-Cola, tra il 1994 e il 1996 provò a fare un mix tra la bibita e il caffè, creando Pepsi Kona, non ottenendo però il consenso sperato. Attenzione a un particolare: questa bevanda ha resistito esclusivamente in Oriente, con il nome di Pepsi Tarik, in Malesia e a Singapore. Negli Stati europei dell’est, infine, esiste la Pepsi cappuccino. Che appare orripilante come combinazione.

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