Closing Milan ai cinesi: la lettera di addio di Berlusconi ai tifosi

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Silvio Berlusconi ha scritto una lettera di addio ai tifosi del Milan dopo il closing di oggi e il passaggio ufficiale ai cinesi di Li Yonghong. Dopo mesi di una trattativa estenuante, più volte sul punto di saltare, il 13 aprile 2017 il Milan è diventato cinese. Come i cugini nerazzurri dell’Inter. Dopo 31 anni di coppe, scudetti e successi (ultimi anni a parte), Berlusconi lascia la presidenza.
Al closing di stamattina, presso uno studio notarile del centro di Milano, il nuovo presidente del Milan Li Yonghong era assente: la firma l’aveva già apportata e tecnicamente non serviva. Erano presenti, invece, accanto a legali e advisor delle due parti, il suo braccio destro Han Li e il nuovo amministratore delegato Marco Fassone, che prende il posto di Adriano Galliani. Dopo l’arrivo dell’ultima trance di 190 milioni dal Lussemburgo (su un totale di 520) e l’autenticazione della firma da parte del notaio Giacomo Ridella, il Milan è diventato ufficialmente cinese.

Milan, firmato il closing: finita l'era Berlusconi ora il club e'cinese.

Berlusconi, dopo il closing di stamattina, ha voluto scrivere una lettera di addio ai tifosi, condividendola su Facebook. «Lascio oggi, dopo più di trent’anni, la titolarità e la carica di Presidente dell’A.C. Milan. Lo faccio con dolore e commozione, ma con la consapevolezza che il calcio moderno, per competere ai massimi livelli europei e mondiali, necessita di investimenti e risorse che una singola famiglia non è più in grado di sostenere. Non potrò mai dimenticare le emozioni che il Milan ha saputo regalarmi e regalare a tutti noi. Non dimenticherò mai tutte le persone grazie alle quali ho avuto il privilegio di presiedere il Club che ha vinto così tanto».

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