Chiara è morta dopo una cena al ristorante: nei piatti sostanze per lei fatali

Chiara Ribecchini, di Navacchio (Pisa), è morta a 24 anni dopo ave cenato in un ristorante che conosceva. E’ successo lo scorso 15 luglio e ora finalmente sono state chiarite le cause del decesso: l’esame autoptico, firmato dalla professoressa Patrizia Restani dell’Università di Milano, perito nominato dalla procura di Pisa, ha rivelato che la giovane ha avuto uno shock anafilattico. Il pane dei crostini che aveva consumato quella sera conteneva una grande quantità di latte, alimento a cui la ragazza era allergica.

Ora due persone sono indagate per omicidio colposo:  si tratta del titolare del ristorante e della cuoca.

In quella maledetta sera del 15 luglio scorso, Chiara aveva deciso di cenare in un ristorante di Colleoli di Palaia, una piccola frazione tra Pisa e Pontedera. Era già stata altre volte in quel locale. I proprietari, amici di famiglia, erano al corrente delle allergie al latte e alle uova della ragazza. Si trattava di un problema serio, Chiara girava infatti sempre con dei farmaci di emergenza nella borsa.

In quell’occasione però non sono bastati a salvarle la vita. La reazione allergica si è trasformata in shock anafilattico che non ha lasciato chance alla giovane.

Al rientro a casa dopo la cena, Chiara ha iniziato a stare male. Sapendo di cosa si trattava, la ragazza si è subito iniettata una dose di adrenalina. Poco dopo però è sopraggiunto il blocco respiratorio. Il fidanzato e gli amici hanno subito chiamato il 118 e hanno tentato nel frattempo di soccorrerla, ma senza successo. Nonostante il tempestivo intervento dei soccorritori e del medico Chiara era già morta.

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