Carta stagnola, dove si butta l’alluminio? Se sbagli scatta la multa

La carta stagnola essendo di alluminio va differenziata in un particolare cassonetto. Ecco cosa si rischia se sbagliamo.

Stagnola nella spazzatura
Stagnola nella spazzatura-NanoPress.it

La carta stagnola è un oggetto che è presente in tutte le cucine italiane ed in realtà si tratta di un foglio di alluminio che ha preso il nome di carta stagnola in modo improprio e viene utilizzato maggiormente per la cottura e conservazione dei cibi.

Il nome comune è dovuto alla sua origine dato che fino all’inizio del XX secolo venivano utilizzati dei fogli di stagno che sono stati poi sostituiti da quelli di alluminio che tutti noi adesso utilizziamo.

Carta stagnola: ecco dove gettarla

Grazie alle sue proprietà, la carta stagnola viene utilizzata per la cottura di alcuni alimenti, in particolar modo quelli al cartoccio e alcuni contenitori in alluminio vengono utilizzati anche per la conservazione di alcuni cibi.

Carta Stagnola: ecco dove differenziarla
Carta Stagnola – NanoPress.it

La legge italiana però vieta il contatto con cibi a temperatura ambiente a lunga durata o cibi troppo acidi o salati in quanto l’eccessiva acidità o la grande presenza di sale potrebbe favorire il passaggio dell’alluminio nel cibo in questione.

Ma la carta stagnola viene anche utilizzata come isolante oppure come carta per rivestire alcuni lavoretti fatti dai nostri bambini o viene usata dai parrucchieri durante la tinta o le meches perché conservano meglio il colore accelerando i processi chimici e attenuando l’odore della tintura.

Carta Stagnola: ecco dove differenziarla
Carta Stagnola – NanoPress.it

Però, bisogna stare molto attenti a come questa carta stagnola va smaltita e se si viene beccati a gettarla nel cassonetto non apposito questo potrebbe comportare una multa che potrebbe essere anche molto salata.

Se la carta stagnola è pulita ed non è entrata a contatto con liquidi, tinture o alimenti questa va smaltita, come anche i contenitori di alluminio nel cassonetto dei metalli ma se questa è unta o sporca va gettata nell’indifferenziato.

Le sanzioni

Qualora si viene beccati a trasgredire a queste regole nei comuni dove è stato imposto l’obbligo della differenziata la multa può andare da un minimo di €25 fino ad un massimo di €620 qualora ci sia della violazione dello smaltimento dei rifiuti.

Se si utilizzano contenitori diversi da quelli indicati dal gestore della raccolta l’ammenda può andare dai 25 ai 155 euro mentre chi sbaglia la raccolta di carta e cartone può incorrere in una multa che arriva anche fino a 620 euro.

Le multe non sono solo per il diverso collocamento del prodotto nel cassonetto apposito ma anche ad altre condizioni che vanno a infierire con le norme previste per lo smaltimento dei rifiuti.

Queste hanno a che fare con gli orari in cui è possibile gettare la spazzatura o chi deposita rifiuti sciolti al di fuori di sacchetti o li lascia per strada intralciando il passaggio e lo smaltimento stesso dei rifiuti.

Carta Stagnola: ecco dove differenziarla
Raccolta Differenziata – NanoPress.it

Inoltre, le sanzioni sono previste anche per chi sposta i cassonetti e chi fruga tra i rifiuti altrui ma in particolar caso c’è una multa molto salata per chi impedisce il controllo dello smaltimento: in questo caso la multa può superare anche i 1000€.

Pertanto, qualora volessimo differenziare la carta stagnola per una nostra scelta personale o perché obbligati per via della decisione del nostro comune è sempre meglio controllare lo stato di questa carta. Se l’abbiamo utilizzata per situazioni che non prevede la presenza di cibo o tinture, in questo caso possiamo gettarla nei metalli.

Invece, se l’abbiamo utilizzata per la cottura dei cibi o per la tinta dei capelli questa va a finire nell’indifferenziata. Questo perché avendo con sé dei componenti che non possono essere riutilizzati non solo creerebbe un danno in fase di riciclo ma qualora si venga scoperti si possono ricevere delle multe (che come abbiamo visto potrebbero anche essere molto salate). Sempre meglio informarsi presso il proprio comune di residenza.

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