Caro energia, la strategia di Mario Draghi a Bruxelles

Mancano meno di 10 giorni prima del grande vertice che si terrà a Bruxelles il 19 e il 20 ottobre. Sarà quella l’ultima occasione per l’economista Mario Draghi di far valere le sue parole nelle vesti di Presidente del Consiglio. Il tema sarà lo stesso affrontato nel penultimo Consiglio Europeo tenutosi a Praga: il tanto temuto caro energia.

Mario Draghi e la presidente del parlamento Europeo
Mario Draghi e la presidente del parlamento Europeo – Nanopress.it

Ormai è un argomento all’ordine del giorno quello dei sovrapprezzi circa le forniture elettriche. Il governo, oramai da settimane sta cercando di trovare una soluzione nel più breve tempo possibile, prima che si formi una nuova squadra a Palazzo Chigi

Draghi vs caro energia: il round finale

Il rincaro dell’energia elettrica sta quasi diventando una piaga sociale che volente o nolente sta colpendo milioni di italiani. Privati, imprenditori, tutti hanno subito un aumento in fattura negli ultimi mesi. Il quasi ex premier Mario Draghi sta cercando di arrivare ad un compromesso concreto con i potenti degli altri Stati Europei circa il caro bollette.

mario draghi
Mario Draghi- Nanopress.it

Infatti, nell’ultimo vertice informale degli scorsi giorni a Praga, i principali temi al tavolo sono stati il supporto all’Ucraina, la questione inflazione e la crisi energetica. Per il Presidente del Consiglio tre sono i punti fondamentali che vuole concretizzare: diminuzione del prezzo del gas, avviare la riforma dell’elettricità e ottenere un fondo di solidarietà europeo.

Mario Draghi e il price cap

Al vertice di Praga si è tanto parlato anche di price cap al gas. Ogni Stato membro ha la propria idea e continuano a esserci pareri e posizioni diversi sulla questione. In attesa che la Commissione Europea smuova le acque, Draghi dice la sua opinione insieme a Paolo Gentiloni, Commissario Europeo all’economia, condividendo lo stesso pensiero dichiarato in una intervista per Radio 1:

“L’idea di un price cap bloccato può avere delle controindicazioni nel senso che l’andamento dei mercati, il trattamento verso i Paesi richiedono uno strumento abbastanza sofisticato, un price cap dinamico potrebbe andare incontro a questa necessità”

Il vertice svolto presso il Castello di Praga ha portato i suoi frutti in tempi record; pare infatti che il prezzo del gas negli ultimi giorni sia sceso a 155 euro, circa -12% in meno all’indice del Ttf, ovvero il prezzo del gas naturale.

Le battute finali a Bruxelles, il 19 e il 20 ottobre, quando per Mario Draghi sarà il suo ultimo Consiglio Europeo da Leader e sarà lì che  cercherà di arrivare ad una proposta concreta circa il caro energia.

Dopo sarà il turno di Giorgia Meloni che si dovrà occupare delle questioni del Paese e dovrà far fronte a dei tanto temi delicati di cui si sta parlando nelle ultime settimane e che stanno preoccupando gli italiani e tutto il Paese.

 

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