Cancellazione partite Iva: partono i nuovi controlli dell’Agenzia delle Entrate

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Stanno per partire i nuovi controlli dell’Agenzia delle Entrate, a rischio cancellazione le partite Iva. Verranno cancellate automaticamente tutte le partite Iva considerate irregolari, oppure che siano state utilizzate per la gestione di frodi, come l’emissione di fatture false. Verranno inoltre cancellate le partite Iva che non risultino legate a una concreta attività commerciale. La valutazione degli elementi di rischio dovrà avvenire entro sei mesi dall’attribuzione della partita Iva o dall’iscrizione al Vies (la banca dati europea dei soggetti che effettuano operazioni intracomunitarie). Nel caso in cui si debba procedere alla cancellazione della partita Iva, l’operazione dovrà essere notificata dall’Agenzia delle Entrate, all’intestatario della partita Iva. Vediamo nel dettaglio cosa comporterà questa nuova ondata di controlli dell’Agenzia delle Entrate.

Cancellazione partite Iva: l’obiettivo dei nuovi controlli dell’Agenzia delle Entrate

Dopo l’ultimo provvedimento dell’inverno scorso che decretava la cancellazione automatica delle partite Iva inattive, ora l’Agenzia delle Entrate annuncia una nuova ondata di controlli, al fine di arginare il fenomeno delle partite Iva false e di quelle mancanti dei requisiti minimi previsti dalla normativa. Al termine di questa nuova raffica di ispezioni mirate alle partite Iva, l’Agenzia delle Entrate potrà procedere con la cancellazione automatica.

La nuova operazione annunciata dal Fisco è ampiamente illustrata in una lettera di Rossella Orlandi, direttore Agenzia delle Entrate, di cui trovate il testo integrale in fondo all’articolo. Nella comunicazione vengono spiegati tutti i dettagli tecnici e le modalità tramite le quali l’Agenzia delle Entrate effettuerà le indagini e potrà poi procedere con la cancellazione delle partite Iva irregolari. Lo scopo è quello di far emergere non soltanto i soggetti coinvolti in frodi fiscali, ma anche chi ha una partita Iva che non risponde ai requisiti minimi stabiliti dalla normativa. Proprio per questo, entro sei mesi dall’attribuzione della partita Iva o dall’iscrizione al Vies, l’Agenzia delle Entrate avrà l’onere di verificare l’eventuale presenza di rischi. Tutti gli operatori identificati come potenzialmente a rischio, verranno sottoposti a controlli periodici, atti a verificare la veridicità dei dati dichiarati, all’atto dell’apertura della partita Iva.

Se a seguito dei controlli, un operatore risulta privo dei requisiti previsti dalla legge in tema di partite Iva, l’Agenzia delle Entrate procederà col comunicare al contribuente il provvedimento di cessazione della partita Iva. Automaticamente, tale partita Iva verrà esclusa dalla banca dati dei soggetti che effettuano operazioni intracomunitarie (Vies).

Nel caso in cui risultino operazioni fraudolente intracomunitarie, la partita Iva coinvolta verrà esclusa dal Vies. Nel caso in cui un contribuente sia stato oggetto di un provvedimento di esclusione, una volta sistemate le irregolarità, potrà nuovamente chiedere di essere nuovamente incluso nel Vies.

Per conoscere tutti i criteri e le modalità di cancellazione delle partite Iva, leggete qui il testo integrale della lettera di Rossella Orlandi, direttore Agenzia delle Entrate.

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