Camminare scalzi fa bene: migliora anche la qualità del sonno

Camminare scalzi fa bene, perché migliora anche la qualità del sonno. In estate possiamo farlo sulla spiaggia o sulla battigia, ma anche in casa: possiamo camminare senza scarpe, anche per tonificare la pianta dei piedi. E’ una nuova tendenza, che si chiama “bare footing” e prevede il contatto con il suolo, con la superficie del pianeta. Questa nuova “filosofia salutista” è nata in Nuova Zelanda e si sta diffondendo in tutto il mondo. Chi cammina a piedi scalzi punta al massimo della naturalezza. Un gesto che può essere rilassante, anche dopo una giornata di intenso lavoro.

Questa azione vuole far riscoprire il contatto semplice con il suolo e si propone di fare bene fisicamente. I muscoli dell’arco plantare, la caviglia e il polpaccio hanno la possibilità di riequilibrarsi a contatto con il pavimento o con il terreno. Secondo quanto hanno confermato recenti studi dell’Università della California, camminare scalzi avrebbe un’influenza positiva sulla circolazione e permetterebbe di essere più sereni e di dormire meglio.

Quando ci fanno male le scarpe strette, possiamo rischiare di cadere o di prendere una storta, ma nulla può competere con il piede nudo, neppure le scarpe leggerissime e morbide. Secondo la filosofia del “bare footing”, con i piedi nudi il corpo ha la possibilità di esprimersi in modo semplice e inoltre si può fare una ginnastica totalmente naturale, che tutti possono provare a vantaggio della salute dei piedi.

I bare footers ritengono che non si abbia bisogno di creme, di massaggi o di attrezzi particolari, nemmeno di calzature supertecnologiche. Alla base del benessere ci sarebbero soltanto i piedi scalzi che poggiano a terra.

Impostazioni privacy