Cambiamenti climatici: le foto che non lasciano scampo

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Ci voleva la foto di un orso polare emaciato, smagrito, che si aggira tra i ghiacciai in via di scioglimento in cerca disperata di cibo, a riaccendere il dibattito sui cambiamenti climatici che stanno sconvolgendo il pianeta, mettendo a dura prova la vita di tutti i suoi abitanti, uomo compreso, il quale ha però sulla coscienza buona parte del riscaldamento globale in atto a causa della perdurante azione di inquinamento. Le foto che non lasciano scampo sono in realtà numerose, e testimoniano più che altro come gli accordi sul clima tra i potenti della Terra finora raggiunti siano tentativi timidi di contrastare mutamenti di portata ben più vasta, e che necessitano di sforzi notevolmente superiori per cercare di arginare il fenomeno e gli svariati eventi che vi sono correlati.

Il riscaldamento globale non sta portando solo ad estati più afose e dal caldo record come quella vissuta nel 2015, ma fenomeni ben più consistenti e oramai in atto da svariati anni: lo scioglimento dei ghiacci da un lato, e la desertificazione di terre fertili dall’altro, sono due degli elementi più preoccupanti derivanti dai cambiamenti del clima, che portano con sè ulteriori nefaste conseguenze. In un futuro non troppo lontano, oltre ad estinguersi specie animali e piante che hanno resistito per millenni sulla Terra, rischiano di venir meno colture fondamentali per nutrire gli abitanti del pianeta: l’equilibrio su cui poggia l’intero ecosistema è assai delicato, e basta un minimo spostamento per far crollare l’intero circolo virtuoso.

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L’alternanza di temperature bollenti che portano alla siccità con perturbazioni atmosferiche estreme che generano alluvioni, trombe d’aria ed altri fenomeni simili, sono una delle manifestazioni più evidenti del surriscaldamento globale, che non risparmia nemmeno zone un tempo abituate a ben altre fasce climatiche. La scienza ha ormai accertato da tempo la responsabilità dell’uomo in questi cambiamenti climatici: fattore determinante è l’immissione di CO2 nell’aria e le altre forme di inquinamento dovute alla scellerata e incosciente industrializzazione, laddove il progresso economico non tiene conto delle naturali esigenze dell’ambiente che ci ospita. Un pianeta sovrappopolato, in cui si consumano più risorse di quelle a disposizione, e che pare correre verso il baratro senza tenere conto del futuro, del pianeta e delle prossime generazioni.

Secondo molti esperti la Conferenza sul clima che si tiene a dicembre 2015 in Francia è un momento decisivo per capire quale direzione l’umanità vuole intraprendere per arginare i cambiamenti climatici. Le premesse non sono allettanti: l’acqua comincia a scarseggiare, gli animali muoiono, il pianeta è sempre più caldo, e i governi internazionali sono indecisi su tutto. È tempo di agire prima che della Terra ci resti solo il ricordo di ciò che fu, come drammaticamente testimoniano le foto shock che in giro per il web mostrano in tutta la sua spietata evidenza gli effetti dei cambiamenti del clima sulla Terra.

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