Calcio di nuovo nel caos. I club rigettano il protocollo medico

La ripartenza del campionato, come ricorderete, rimaneva vincolata alla messa a punto di un protocollo di sicurezza presentato al Governo dalla FIGC e poi integrato dal CTS in merito all’obbligo di interrompere la competizione qualora anche solo un giocatore, un dirigente o un qualsiasi membro dello staff risultasse positivo al Covid-19.

Ebbene, i club di Serie A rifiutano quasi in blocco il protocollo rivisto.
Roma, Fiorentina, Cagliari, Inter, Verona, Napoli, Lecce e Sampdoria, intanto, pare non vogliano andare in ritiro da lunedì fino alla ripresa del campionato, come sarebbe definito dal protocollo.
Il punto di maggior disaccordo, tuttavia, è la quarantena di gruppo obbligatoria, prevista in caso di positività anche di un solo giocatore. Il calcio italiano vuole seguire il modello tedesco altrimenti, si sostiene, inutile ripartire correndo il rischio di doversi a breve nuovamente fermare.

Domani alle ore 12 Lega e FIGC si riuniranno per un vertice d’urgenza sul tema della ripartenza.
Se mancherà un accordo, gli allenamenti collettivi non saranno avviati e sarebbe nuovamente a rischio la ripresa della Seria A prevista per il 13 giugno.

Impostazioni privacy