Briatore e la ricetta per aumentare il turismo: ”Sì al lusso, no al low cost. Le ‘ciabatte’ non portano soldi”

Flavio Briatore

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Alla fine della stagione estiva Flavio Briatore interviene puntuale per dire la sua sul perché in Italia non si riesce a lanciare una proposta turistica che faccia salire le entrate del settore. Tutta colpa del target: invece che mirare a un’offerta low cost per tutte le tasche, secondo Briatore bisognerebbe puntare al turismo di lusso così da attrarre più facilmente milionari, ereditieri, vip, oligarchi.

Perché non si sfrutta adeguatamente quello che dovrebbe essere invece pensato come un volano per l’economia nazionale, ossia il turismo? Briatore ha le idee chiare, tutto sta nell’offerta che gli italiani danno ai turisti: “Non capiamo che il lusso fa bene a tutti. Il turismo delle ciabatte non dà niente al territorio” – ha sostenuto il noto imprenditore intervistato da Libero – mentre ”il turismo di lusso lascia cose importanti sul territorio, porta soldi che fanno il bene di chi vive e lavora lì”.

La crisi del settore quest’anno ha colpito anche il Salento, che in genere invece attrae molti visitatori da tutto il mondo, sia per la bellezza delle spiagge e dei paesaggi, sia per l’offerta culturale che per il divertimento. Anche in questo caso Briatore se la prende un po’ con il turismo pensato per tutti, quello low cost, ma anche con la politica, senza trascurare i suoi colleghi imprenditori: ”E’ vero che ci sono troppi vincoli restrittivi per fare impresa, soprattutto in tema di edilizia, ma c’è anche scarsa qualità e prezzi troppo alti. Il turismo delle ciabatte non basta a trasformare un Paese o una regione in una destinazione appetibile”.

[npleggi id=”https://www.nanopress.it/economia/2016/09/20/flavio-briatore-bacchetta-la-puglia-i-vostri-alberghi-non-sono-adatti-per-i-ricchi/146603/” testo=”Flavio Briatore bacchetta la Puglia: ‘I vostri alberghi non sono adatti per i ricchi’”]

E infatti secondo Briatore, i turisti preferiscono altre destinazioni all’estero, come la Spagna e il Montenegro: ”In Italia non facciamo opere pubbliche, le strutture alberghiere sono vecchie, e ci culliamo sul fatto che il nostro mare è bello. Senza pensare che il mare è molto bello anche altrove. Stiamo sprecando una grossa opportunità”.

E la sta sprecando di fatto anche lui, dato che ha sostenuto di avere ormai definitivamente rinunciato a investire in Italia, un Paese troppo provinciale, secondo Briatore, popolato da gente che quando vede un VIP sembra aver avvistato un alieno: “Quando c’è un matrimonio importante in Italia, subito chi si sposa trova la gente che paparazza, e presto vede le sue foto sui giornali o sui social media. Così perdiamo credito perché violiamo la privacy. E costringiamo i personaggi importanti a non venire più a sposarsi da noi”.

[npleggi id=”https://www.nanopress.it/economia/2017/04/06/flavio-briatore-contro-i-poveri-e-chi-guadagna-1300-euro-e-si-lamenta-della-puglia-non-c-e-personale-qualificato/168579/” testo=”Flavio Briatore contro i poveri e chi guadagna 1300 euro. E si lamenta della Puglia: ‘Non c’è personale qualificato’”]

Parole un po’ acide, ma che non meravigliano più di tanto. Infatti non è la prima volta che il noto imprenditore italiano ”se la prende” con chi non è milionario e guadagna stipendi ‘standard’ da 1300 euro mensili, i ”poveri”, come li chiama lui, ossia quelli che vanno in vacanza ”in ciabatte”, ma i più maliziosi pensano che Briatore abbia tuonato queste critiche al vetriolo perché si è offeso per la questione riguardante la demolizione della pagoda del Twiga di Daniela Santanchè.

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