Borsa fatta con un gatto: in vendita all’asta… con polemiche

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Un’originale quanto macabra borsa fatta con un gatto morto è l’accessorio creato da Claire Hobbs e messo in vendita sul sito d’aste Trade Me. Alla fine l’asta è stata aggiudicata per una cifra che corrisponde a 360 euro. L’esperta tassidermista che ha imbalsamato il gatto dandogli la forma di una borsa ha tenuto a precisare che non ha inflitto sofferenze all’animale, sostenendo di averlo trovato già morto per strada. Ciò non ha placato le polemiche scatenate, nel frattempo, sui social.

Claire Hobbs vive a Christchurch, in Nuova Zelanda, fa la tassidermista professionista da 15 anni e ha creato la REAL Glamour puss PURSE definendola come ”la borsa per la ragazza che ha tutto e vuole attirare l’attenzione ovunque vada”.

Nonostante si tratti di un accessorio creato da un gatto morto c’è stata un’asta partecipata sul web, segno che il prodotto è piaciuto a tanti (ben 1110 persone hanno tenuto d’occhio l’oggetto), anche se per la maggioranza degli utenti del web ha sostenuto di trovarsi davanti a qualcosa di disgustoso, vergognoso, inaccettabile. Alla fine, la borsa gatto è stata aggiudicata per un prezzo equivalente a 360 euro.

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(la pagina del sito trademe.co.nz dove si è conclusa l’asta)

La tassidermista si è comunque dovuta difendere da una pioggia di accuse e insulti da parte degli internauti, che hanno polemizzato anche con lo stesso sito che ha ospitato l’asta, i cui gestori, però, hanno fatto subito sapere che il regolamento consente la vendita di oggetti in pelle animale.

La creatrice si è difesa confermando di non aver mai causato sofferenze ad animali vivi, e raccontando di aver trovato il gatto già morto per strada e di averlo conservato nel freezer di casa in attesa di ritrovare i proprietari a cui restituire la salma. Per questo aveva persino messo dei volantini per il quartiere. Purtroppo la ricerca si è rivelata infruttuosa, così ha deciso di produrre la borsa.

Sul web i commenti alla vicenda si sono moltiplicati in breve tempo. C’è chi è rimasto scioccato e inorridito al solo pensiero di portarsi a tracolla un gatto imbalsamato, chi ha trovato la borsa solo un po’ kitch, chi ha fatto dell’ironia citando i cani troppo rumorosi dei vicini e chi, addirittura, ha chiesto se è possibile creare accessori usando i propri animali domestici, per averli con sé anche dopo morti.

D’altronde al mondo ci sono persone che coi propri pet fanno di tutto. Ricordate Bart Jansen, l’uomo che ha trasformato il suo gatto morto in un drone? Orville, questo il nome del micio morto in un incidente d’auto che lui aveva voluto rendere immortale realizzando l’Orvillecopter, che potete rivedere nel video qui sotto.

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