Bimba in setticemia sfiora la morte: l’avevano scambiata per influenza

“Stia tranquilla, signora: sua figlia ha solo preso un virus. Ora tornate a casa e vedrà che domattina starà meglio”. Con queste rassicurazioni la giovane mamma Emma Bradford, 28enne della città inglese di Peterborough, è stata rimandata a casa dal pronto soccorso dell’ospedale insieme alla figlia di 11 mesi Peggy. La donna era già stata rassicurata dal medico di base ma, insoddisfatta e spaventata, era corsa in ospedale con Peggy fra le braccia.

“Mia figlia ora non sarebbe più con me se non fosse stato per il mio istinto materno”, accusa Emma. “Se avessi ascoltato sia il mio medico di famiglia che il personale dell’ospedale che mi dicevano che la mia bimba aveva solo virus, ora Peggy sarebbe morta! Ma io sapevo che c’era sotto qualcosa di molto più grave. E nessuno mi ha ascoltato! E questo è terrificante!”

Peggy invece è stata salvata per un soffio quando ormai era in piena setticemia. Questi i fatti: lo scorso 11 gennaio Emma aveva portato la figlia Peggy dal medico di famiglia per un controllo dal momento che la piccola aveva la febbre alta. Il medico aveva rassicurato la donna, invitandola a mantenere la calma e spiegandole che “l’influenza” sarebbe passata da sola nel giro di pochi giorni. Emma tuttavia non si è sentita affatto rassicurata dalle parole del medico, così ha portato Peggy al Peterborough City Hospital. Lì le infermiere, non riconoscendo i sintomi della setticemia, hanno rimandato la signora a casa invitandola a dare a Peggy un semplice antidolorifico.

Nel cuore della notte però il marito Craig ha acceso le luce della cameretta e ha visto Peggy cianotica e sofferente. La coppia ha dunque chiamato immediatamente un’ambulanza: “È stato terrificante quando mi hanno parlato di sepsi, sapevo quanto potesse essere pericolosa. Ma per fortuna le hanno somministrato in tempo gli antibiotici e Peggy ha recuperato completamente. Ma è stato solo grazie al mio istinto”.

Oggi Peggy sta bene e la famiglia ha presentato una denuncia ai danni del Peterborough City Hospital.

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