Biglietti per lo stadio: lo scandalo arriva a Milano e coinvolge anche i leghisti

La polemica innestata da Massimo Giletti su Napoli, la sporcizia e i biglietti gratis per i consiglieri comunali partenopei, si arricchisce di un altro capitolo. Il conduttore de L’Arena su RaiUno ha risposto alle critiche e ha ribadito la sua posizione, cercando di risanare la ferita inferta alla città. Quello che però poteva fare da subito in trasmissione era ricordare all’ospite Matteo Salvini di essere stato anche lui beneficiario di biglietti gratis per San Siro e che la pratica a Milano ha assunto toni da scandalo giù nel 2012, tanto che Palazzo Marino è dovuto correre ai ripari. Quello che è scandalo a Napoli (e lo è), deve esserlo anche Milano: non esistono due pesi e due misure quando si tratta di regali e privilegi assurdi a politici, di qualunque colore.

Ricapitoliamo quello che successe a Milano. Il 7 gennaio 2012, in occasione di Inter-Roma, alcuni bagarini vengono scoperti a vendere illegalmente dei biglietti che, in realtà, era stati regalati a un assessore dell’allora PdL. Scoppia lo scandalo, anche perché diventa di pubblico dominio che Inter e Milan hanno una convenzione ultra decennale con il Comune (concessionario di San Siro) per 320 biglietti gratuiti, di cui 140 sono per i consiglieri comunali e di zona.

Tra coloro che ne hanno beneficiato c’è anche Salvini, tifosissimo del Milan, che ha avuto due biglietti gratis. Tutti moralizzatori con il Comune degli altri, si potrebbe dire.

In aggiunta, il Giorno ha svelato a maggio 2015 che la pratica dei biglietti gratis per assessori e consiglieri è continuata anche sotto la giunta Pisapia, che intervenne per porre un freno alla situazione, tra l’altro con un aumento dei biglietti, da 330 a 370.

Nel suo articolo, Massimiliano Mingoia scrive non solo dell’aumento per la stagione calcistica 2014-2015, ma anche che “i 30 titoli nominativi per l’ingresso del personale dell’amministrazione comunale addetto ai controlli si sono trasformati in 16 abbonamenti di primo anello rosso, di cui 12 con diritto di accesso alla Sala Executive, e 14 pass di servizio”. Alla fine, quando si tratta di privilegi da casta, non conta Nord e Sud o il colore del partito: conto solo far parte della Casta.

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