Beatrice Lorenzin: ‘Si muore di più di raffreddore che di tumore’

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“Si muore di più per un ‘raffreddore’ negli ospedali in Italia che di tumore” è quanto dichiarato dalla Ministra della Salute Beatrice Lorenzin che sostiene: “la ricerca è molto più spostata verso i farmaci innovativi e meno verso la resistenza agli antibiotici, bisogna impegnarsi per fare anche questo, – ha spiegato – perché per assurdo oggi negli ospedali si muore di più per un batterio resistente agli antibiotici che di tumore “. Il Ministro Lorenzin ha ricordato come nel nostro passato eravamo abituati a ingurgitare antibiotici. “Da bambini il cibo sulle nostre tavole era pieno di antibiotici e questo ha permesso ai batteri di rinforzarsi”.

La Ministra è intervenuta alla platea di FederAnziani Senior Italia, l’Associazione Italiana Oncologia Medica (Aiom) riuniti a Roma per chiedere alle istituzioni un Fondo che possa consentire a tutti i cittadini italiani l’accesso ai farmaci oncologici innovativi finanziato con le accise delle sigarette.
“Siamo comunque impegnati al massimo per disegnare una nuova governance del farmaco, come dimostra il tavolo ad hoc che, da 5 mesi, abbiamo attivato presso la Presidenza del Consiglio. In questi ultimi anni stiamo, infatti, registrando elementi del tutto nuovi ed è in atto una vera e propria rivoluzione. Siamo dinanzi un livello di innovazione simile a quello emerso quando furono scoperti gli antibiotici” ha concluso la Ministra della Salute.
Per quanto riguarda il tema del costo dei farmaci antitumorali la ministra ha sottolineato: “Il costo dei farmaci antitumorali, anzi precisamente il sistema dei costi, continua ad essere al centro degli obiettivi del Ministro della salute, hanno costi molto alti ecco perché stiamo riflettendo su un sistema che possa regolarne il prezzo. Ho parlato a lungo con i colleghi europei – ha concluso la Lorenzin – per trovare un sistema, un meccanismo, che possa aiutare le industrie a continuare a produrre e a noi malati di poterli comprare, un sistema per regolare il prezzo e trovare il punto di equilibrio va ricercato anche a livello europeo e mondiale”.

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