Avani Chaturvedi, la prima donna indiana pilota di jet: ‘Donne, sognate in grande’

pilota donna indiana

Avani Chaturvedi ha 24 anni ed lo scorso 19 febbraio è diventata la prima donna indiana a pilotare un jet da combattimento da sola. In un Paese che le cronache ci ricordano avere un enorme problema con le donne, Avani è ora diventata un simbolo di speranza. L’India, al pari di altre nazioni, deve gestire una situazione spesso al limite dei diritti umani, ma qualcosa sta cambiando. Lo stesso Paese che, in alcune zone rurali, costringe le vedove a morire insieme al marito o le relega nella più assoluta solitudine, vede oggi anche la prima donna pilota di un aereo da combattimento, un MiG-21, segno che il cambiamento è possibile.

“È bello essere diventata fonte di ispirazione per qualcuno”, ammette in un’intervista all’Hindustan Times. Pur non ritenendo di aver fatto nulla di eccezionale, sa di aver dato speranza a molte donne, specie alle più giovani: “C’è sempre una prima volta per una donna”.

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In occasione dell’8 marzo, festa della donna, ha un suo messaggio speciale per chi la vede come un esempio. “In qualsiasi momento della vita, in qualsiasi campo, le donne non dovrebbero sentirsi diverse, ma dovrebbero concentrarsi a fare del loro meglio qualunque cosa vogliano far. Sei trovi il tuo cammino, il resto arriverà”.

Ad aiutarla a realizzare il suo sogno di diventare pilota, Avani ha avuto la famiglia al suo fianco, a partire dal padre e dal fratello più grande, Nirabhra Chaturvedi, che è un maggiore dell’esercito indiano. “Mi hanno sempre incoraggiato. Quando gli ho detto che volevo arruolarmi nell’Air Force e pilotare un jet da combattimento, mi sono stati di supporto”.

Tutti, a suo dire, hanno la possibilità di fare grandi cose. “Bisogna sognare in grande e lavorare sodo per raggiungere i propri obiettivi. Mai perdere la speranza”.

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