Aumento di 120 euro in busta paga; solo questi lavoratori possono averlo

Il tanto chiacchierato bonus Renzi è destinato ad un aumento fino a raggiungere la quota di 120 euro. Vediamo a chi spetta. 

Aumento di 120 euro
Aumento di 120 euro – nanopress.it

Quello che veniva chiamato bonus Renzi, ovvero un piccolo aumento in busta paga, è stato confermato anche per il 2023.

Aumento in busta paga: perché?

La legge di Bilancio, approvata dal Governo Meloni, ha riconfermato il bonus Renzi, ovvero, un trattamento integrativo che si traduce in un piccolo aumento in busta paga per alcune categorie di lavoratori.

L’aumento, infatti, spetterà soltanto a chi percepisce un reddito annuale che non supera i 15 mila euro. La somma dell’aumento dovuto all’ex bonus Renzi varia in base al reddito ma è certo che, per il 2023, può arrivare anche fino a 120 euro mensili.

Il bonus Renzi, del resto, era stato concepito come un piccolo aumento mensile in busta paga ai lavoratori dipendenti ed assimilati. Quella attuale, prevista dalla legge di bilancio 2023 è un’agevolazione Irpef che da 80 euro massimi arriva a 120 euro al mese.

Ciò significa che l’aumento totale in busta paga può arrivare fino a 1200 euro in un anno. L’importo sia mensile che annuale, come abbiamo detto, dipende strettamente dal reddito del lavoratore.

aumento
aumento – nanopress.it

Caratteristiche e limiti

L’aumento in busta paga prevede un anticipo da parte del datore di lavoro oppure emesso dall’Inps. In alternativa, il lavoratore potrà recuperare l’aumento in sede di dichiarazione dei redditi Ciò significa che dovrà chiedere un rimborso all’Agenzia delle Entrate.

Sin dal 1 gennaio di quest’anno, i lavoratori che in un anno non superano i 15.000 euro si vedranno accreditare direttamente in busta paga l’aumento. Se tale quota viene superata, entro i 28mila euro, potranno beneficiare dell’aumento soltanto se il totale delle detrazioni fiscali che gli spettano superano l’Irpef lorda che deve percepire.

Il valore dell’ex bonus Renzi potrà essere ottenuto compiendo un calcolo previsionale sul reddito, facendo una simulazione sul reddito percepito in un anno dal lavoratore che può essere un dipendente sia privato che pubblico. In aggiunta, l’aumento potrà essere richiesto anche da:

  • lavoratori atipici
  • lavoratori in cooperative
  • lavoratori in co. co. co.
  • stagisti o borsisti e, in generale, chi svolge attività di formazione
  • chi lavora nell’ambito socialmente utile
  • addetti della P. A. e revisori di società nonché amministratori comunali
  • chi percepisce la Naspi
  • chi è in cassa integrazione.
aumento in busta paga
aumento in busta paga – nanopress.it

Nel caso in cui non si fosse percepito il bonus Renzi lo si può recuperare con la dichiarazione dei redditi 2023. In tale dichiarazione, infatti, sarà possibile calcolare quanto si è guadagnato durante l’anno appena passato, ovvero dal primo gennaio al 31 dicembre.

Tale dichiarazione, per i lavoratori dipendenti, viene evidenziata ai contribuenti in primavera, di solito ad aprile. In questo modo, a maggio, si potranno iniziare gli invii all’Agenzia delle Entrate. Riceverà il rimborso per primo chi avrà inoltrato per primo la domanda.

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