Attaccato un peschereccio italiano in Libia: l’equipaggio caccia i pirati

Secondo le notizie che sono state apprese, due libici sarebbero saliti a bordo del peschereccio, per effettuare una perquisizione. Tuttavia l’equipaggio si sarebbe ribellato e i due uomini sarebbero stati chiusi nella stiva. A questo punto sarebbe scattato un blitz della Marina Militare, che adesso starebbe scortando la nave verso le coste italiane. Il comandante dell’imbarcazione ha invertito la rotta, dirigendosi verso le coste siciliane e sfuggendo così al rimorchiatore. Si apprende che contemporaneamente c’è stato l’intervento della Marina.

Le fonti riferiscono che i pescatori sono stati presi dalla paura, ma sono riusciti a reagire di fronte alla situazione. Dopo il blitz è salito a bordo il personale della Marina Militare, che ha assunto il controllo del rimorchiatore che ha tentato di sequestrare la nave. Il sindaco di Mazara del Vallo, Nicola Cristaldi, ha espresso le sue congratulazioni per l’operazione condotta da parte della Marina.

A dare la notizia del sequestro è stato Giovanni Tumbiolo, presidente del distretto per la pesca Cosvap. L’oggetto del sequestro è stato il motopesca Airone, di Mazara del Vallo, in provincia di Trapani, che, trovandosi al largo dalla costa, è stato dirottato. I marinai a bordo sarebbero 7: 3 siciliani e 4 tunisini. A dare l’allarme via radio alla Guardia Costiera è stato un altro peschereccio che si trovava nella stessa zona.

Tumbiolo ha detto di aver subito contattato il ministro libico dell’agricoltura e della pesca, per chiedere un gesto di amicizia. Tuttavia lo stato di allerta è stato al massimo grado, specialmente perché negli ultimi tempi è stata chiusa l’ambasciata italiana. Si sperava nei rapporti di cooperazione esistenti tra Italia e Libia, che non si sono mai interrotti. Il comandante del peschereccio sequestrato è Alberto Figuccia.

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