Api dipendenti dai pesticidi: lo studio su Nature

ape

Una dipendenza simile a quella della nicotina delle sigarette per l’uomo: è l’effetto che hanno sulle api i pesticidi. L’allarme è stato lanciato da alcuni scienziati della Newcastle University in uno studio pubblicato sulla rivista Nature, spiegando che le api, una specie vitale per l’intero ecosistema e messa sempre più in crisi dai guasti della modernità, avrebbero una predilezione per soluzioni dolci a cui viene aggiunta una dose di pesticidi, che generano appunto il medesimo effetto dipendenza delle bionde per i fumatori.

I ricercatori hanno osservato alcune specie di api, il Bombus terrestri e l’Apis mellifera, alle prese con del nettare in cui sia presente una forte concentrazione di tre dei pesticidi del gruppo dei neonicotinoidi più diffusi in commercio, ovvero Imidacloprid, Clothianidin e Thiamethoxam, ed hanno visto come queste due specie non solo sono attratte dal nettare ‘mescolato’, ma sembrano addirittura preferire le soluzioni dolci con i pesticidi piuttosto che quelle prive, come se non potessero più fare a meno di tali pesticidi dopo averle assaggiate. Esattamente quello che accade per un fumatore abituato alla sua quotidiana dose di nicotina.

È facilmente intuibile quanto sia grave questa ‘attrazione irresistibile’ delle api verso i pesticidi, ma a sostegno della gravità della faccenda giunge un altro studio pubblicato sempre su Nature, realizzato da alcuni scienziati dell’Università svedese di Lund, i quali hanno compiuto una sorta di esperimento in presa diretta degli effetti di questo gruppo di pesticidi sulle api, scoprendo che le popolazioni selvatiche si sono dimezzate nei campi in cui vengono utilizzate tali sostanze chimiche. La moria delle api negli ultimi anni è stata evidenziata da diversi studi di settore, secondo cui l’impatto di questi pesticidi sarebbe decisivo nel favorirne la scomparsa. Una droga letale per questi insetti che mette in pericolo la loro sopravvivenza, e di conseguenza quella dell’intero ecosistema.

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