‘Anime di vetro’, di Maurizio de Giovanni: continuano le avventure del commissario Ricciardi

Con ‘Anime di vetro’, di Maurizio De Giovanni, tornano in libreria le avventure del commissario Ricciardi. Ad un anno di distanza da ‘In fondo al tuo cuore’, bestseller dell’estate 2014, il giallista partenopeo ci riprova sfornando una nuova (avvincente) indagine che, a pochi giorni dall’uscita, è balzata subito in cima alla top ten dei libri più venduti. Un ritorno più che gradito per gli appassionati del malinconico personaggio che, dal 2007 ad oggi, è stato protagonista di ben otto romanzi, ambientati nella Napoli degli anni Trenta, in piena epoca fascista. In vendita dal 7 luglio 2015, il romanzo è pubblicato da Einaudi.

Anime di vetro. Falene per il commissario Ricciardi‘ prosegue la saga dedicata al commissario napoletano uscito dalla penna noir di Maurizio De Giovanni. Perennemente in lotta con il Fatto – a causa di un brutto episodio capitatogli da bambino riesce a percepire gli ultimi pensieri delle vittime di morte violenta – Luigi Ricciardi si ritrova, questa volta, alle prese con un’indagine non autorizzata e con un nuovo personaggio (femminile) che ne sconquassa il già precario equilibrio emotivo. Pur mantenendo saldo il suo sentimento per Enrica, infatti, Ricciardi si scopre terribilmente attratto da una delle protagoniste della vicenda: la contessa Bianca Borgati.

Trama

Siamo a Napoli e l’integerrimo Ricciardi, continuamente alle prese con i turbamenti che gli causano le femmine, se ne sta seduto al bar, intento a leggere il giornale. Ad un certo punto sobbalza: ha visto la donna più bella del mondo, Bianca Borgati, una splendida contessa in rovina che si rivolge al commissario perché faccia luce su una brutta vicenda: il marito è accusato di omicidio ma, convinta della sua innocenza, Bianca chiede a Ricciardi di scoprire la verità. Tanto basta a sconquassare la mente (e il cuore) del regio poliziotto, immediatamente attratto dalla misteriosa e affascinante aristocratica della quale, però, farebbe bene a non fidarsi: quello che gli ha raccontato è proprio la verità? Pur abituato a misteri e menzogne, di fronte al sorriso seducente della donna il commissario fa davvero fatica a mantenere la lucidità, trovandosi ben presto coinvolto in un’indagine intricata in cui nulla è dato per scontato.

Dopo otto romanzi dedicati al commissario della polizia regia di Napoli, dunque, Maurizio De Giovanni regala ai suoi lettori una nuova appassionante indagine in cui il protagonista è sempre lui, Luigi Alfredo Ricciardi. Questa volta il commissario sembra trovarsi sulla soglia della disperazione, solo e malinconico deve districarsi con un caso che appare, fin da subito, anomalo. A scompigliare ancor di più le carte, poi, ci pensa Bianca, bellissima e misteriosa aristocratica dalla quale l’uomo si sente immediatamente attratto. Ma non basta. A far da controcanto alle imprese del poliziotto c’è un ‘nuovo nemico’, Falco, l’agente dell’Ovra – la polizia segreta fascista – messo alle calcagna del commissario per sorvegliare, e reprimere, qualsiasi iniziativa sovversiva. Sullo sfondo di un’epoca affascinante, la Napoli degli anni Trenta, De Giovanni ha costruito un romanzo che, alla stregua di un mosaico, è delicato e struggente, semplice e, al contempo, vertiginoso, in cui la scrittura si rivela complessa e molto ricercata.
Anime di vetro‘ – titolo che allude alla fragilità dei protagonisti, spesso vulnerabili e pronti ad andare in frantumi – ‘è il consolidamento di un successo che non ha una ricetta, ha detto lo scrittore parlando delle migliaia di lettori affezionati da anni al ‘suo’ commissario, credo che la partecipazione affettiva, il voler bene ai propri personaggi faccia sì che questo affetto si trasmetta all’esterno. L’emotività che c’è attorno alla storia coinvolge il lettore anche in romanzi neri, che non a caso sono stati definiti dei noir sentimentali‘.

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