Alfonso Signorini su Barbara D’Urso: ‘Non mi piace il finto moralismo’

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Alfonso Signorini ha parlato del Grande Fratello 15 e della sua conduttrice, Barbara D’Urso per la quale ha speso parole di stima ma anche qualche frecciatina. Non è la prima volta che Signorini parla della padrona di casa di ‘Domenica Live’, alla quale in passato ha riservato qualche attacco.

Alfonso Signorini si è raccontato in un’intervista al quotidiano ‘La Verità’ a cui ha anche svelato i difficili esordi nel mondo del giornalismo e il suo legame con la tv. Il direttore di ‘Chi’ si è soffermato anche su alcuni suoi colleghi del piccolo schermo, tra cui proprio la conduttrice del Grande Fratello 15, Barbara D’Urso.

Alfonso Signorini contro Barbara D’Urso

‘Una stakanovista eccezionale e un animale da telecamera. Però non mi piace il finto moralismo’, così Alfonso Signorini esprime il suo pensiero su Barbara D’Urso in maniera equilibrata, ma senza tralasciare qualche frecciatina.

Carmelita è al timone della 15esima edizione del Grande Fratello e Alfonso Signorini non si è lasciata sfuggire l’occasione di dire la sua anche su questa stagione nip del reality show di Canale 5. ‘Il suo Grande Fratello sta battendo tutti i record del trash’, ha dichiarato il direttore di ‘Chi’ al settimanale ‘La Verità’.

In passato, Alfonso Signorini aveva attaccato la D’Urso che durante un’intervista a Verissimo aveva sottolineato che ‘Domenica Live’ è e sarebbe stato per sempre un suo programma: ‘Domenica live è mia e lo rimarrà per sempre’. In quell’occasione il direttore di ‘Chi’ aveva ammonito Carmelita: ‘Il concetto di proprietà di un programma è quanto di più antidemocratico possa esistere’ e ricordato alla D’Urso che ‘La tv non è di nessuno, la storia del piccolo schermo è piena di volti che si sono accesi e che si sono spenti nel giro di poco, pochissimo tempo’.

Alfonso Signorini racconta gli esordi

Nell’intervista rilasciata a ‘La Verità’, Alfonso Signorini ha anche svelato il dietro le quinte del suo esordio. La scalata verso il successo si è rivelata notevolmente difficile.

‘Sono partito da La Provincia di Como. Mia madre era casalinga e mio padre impiegato, nessuno che potesse facilitarmi. Ma avevo il pallino della musica. Studiavo, suonavo e leggevo le recensioni. La mattina andavo in Piazza Cavour e salivo tutti i piani del palazzo dei giornali, Il Giorno, La Stampa, La Notte. Qualche volte scrivevo delle brevi, ma non c’era futuro. Allora, mi proposi come corrispondente alla Provincia. Mandavo brevi critiche sui concerti della Scala e dei festival. 7 mila lire a pezzo’, ha rivelato il direttore raccontando un inizio difficile ma fondamentale per raggiungere poi il ruolo di direttore di ‘Chi’ e di opinionista in diversi programmi Mediaset.

Nell’intervista rilasciata a ‘La Verità’, Signorini ha ripercorso anche un momento buio della sua carriera e della sua vita. Nel 2014 si è dovuto prendere uno stop dal piccolo schermo, all’epoca aveva scoperto di avere la leucemia. ‘Il 23 dicembre ero in diretta a Kalispera, terminai la serata e andai al pronto soccorso del San Raffaele. Mi fecero gli esami, mi diedero un antipiretico e mi mandarono a casa. La mattina dopo, vigilia di Natale, mi chiamarono: ‘Lei ha una leucemia mieloide, non si muova, ci vediamo il 27 per iniziare le cure’; poi le cure, e il ritorno’, così in conclusione, il direttore di ‘Chi’ ha raccontato come gli è stata annunciata la malattia.

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