Alessandro Criscuolo, chi è il nuovo Presidente della Corte Costituzionale?

Alessandro Criscuolo è il nuovo presidente della Corte Costituzionale. Il magistrato ha ottenuto otto voti su quattordici; i nuovi vice presidenti sono invece i giudici Marta Cartabia e Giorgio Lattanzi. La sua elezione è un nuovo passo avanti per la Corte che però non ha ancora raggiunto il plenum di 15 componenti con la mancata elezione di un giudice costituzionale da parte del Parlamento. Se infatti le Camere in seduta comune hanno trovato l’accordo sulla candidata del PD, non ci sono state convergenze su Marzia Ferraioli, docente di diritto internazionale privato e processuale, sostenuta da Forza Italia.

Criscuolo prende il posto di Giuseppe Tesauro e resterà in carica tre anni fino all’11 novembre 2017. Classe 1937, napoletano, ha iniziato la carriera nel 1964 come uditore giudiziario: alla Pretura di Pomigliano d’Arco prima e poi a quella di Napoli è giudice del lavoro e in seguito addetto alla prima sezione civile e al gabinetto del pretore dirigente.

Dal 1975 al 1981 è giudice istruttore penale al tribunale di Napoli, in seguito viene destinato alla I sezione civile fino al 1987 quando viene trasferito alla corte d’appello di Napoli. Nel luglio 1990 viene eletto al Csm come consigliere di Cassazione e destinato alla I sezione civile. Nel giugno 2005 assume le funzioni di presidente di sezione per circa otto mesi presidente come titolare della VI sezione penale e dal gennaio 2007 della I sezione civile. Eletto più volte al comitato direttivo centrale dell’Anm, è stato presidente dell’associazione per tre anni e mezzo, dall’84 all’88.

Viene eletto giudice costituzionale il 28 ottobre 2008, giurando l’11 novembre 2008. La sua sarà una presidenza piuttosto lunga, dopo una serie di mandati più brevi che non hanno mancato di sollevare critiche proprio per la loro brevità.

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Nel frattempo hanno giurato al Quirinale, davanti al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, i nuovi giudici della Corte costituzionale, Daria de Pretis e Nicolò Zanon, di nomina presidenziale, scelti dallo stesso Napolitano il 18 ottobre, e Silvana Sciarra, di indicazione parlamentare, eletta il 6 novembre dalle Camere in seduta comune.

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