Alberto Genovese resta in carcere, l’istanza della difesa è stata respinta

Confermato il carcere per Alberto Genovese, l’ex imprenditore digitale condannato a 6 anni, 11 mesi e 10 giorni per violenza sessuale dopo la denuncia di due ragazze. 

Alberto Genovese
Alberto Genovese – Nanopress.it

Per l’ex re delle startup, respinta l’istanza presentata dalla difesa: resta in cella a Lecco, dove è detenuto dal 13 febbraio scorso.

Alberto Genovese resta in carcere

Alberto Genovese resta in carcere come stabilito poche ore fa, in rigetto dell’istanza della difesa, dal gup di Milano, Chiara Valori.

Il provvedimento con cui è stata disposta la carcerazione ha trovato conferma in esecuzione della condanna definitiva emessa nel novembre scorso a carico dell’ex imprenditore del web.

Detenuto nel carcere di Lecco dalla sera del 13 febbraio scorso, dopo i domiciliari in una clinica, Alberto Genovese sconta una pena di 6 anni, 11 mesi e 10 giorni per due casi di violenza sessuale.

A denunciarlo erano state due giovani modelle, vittime di abusi nel 2020 tra l’attico milanese di Genovese, “Terrazza Sentimento“, e una villa in cui trascorreva le vacanze a Ibiza.

Rigettato il ricorso della difesa contro la carcerazione

La decisione del giudice dell’udienza preliminare di Milano respinge, come chiesto dall’aggiunto Eugenio Fusco e dal pm Adriana Blasco, il ricorso della difesa di Alberto Genovese, rappresentata dai legali Luigi Isolabella, Davide Ferrari e Stefano Solida, contro la carcerazione.

Alberto Genovese a processo
Alberto Genovese a processo – Nanopress.it

I legali di Genovese, riporta Ansa, avevano presentato istanza contro il provvedimento di esecuzione della pena con carcerazione.

La detenzione in carcere dopo i domiciliari

Alberto Genovese è stato condotto nel carcere di Lecco, dove è recluso dal 13 febbraio scorso, dopo aver trascorso un periodo ai domiciliari presso una clinica per disintossicarsi.

Secondo l’ordine di esecuzione pena in carcere, firmato dal pm Blasco, i reati per i quali è stato condannato sono però ostativi alla concessione della detenzione domiciliare.

Il residuo pena inoltre, considerato anche il ‘pre-sofferto’, cioè il periodo passato in misura cautelare, supera i 4 anni di circa 2 mesi.

Si tratta di considerazioni che il giudice ha accolto rigettando l’istanza difensiva a margine dell’udienza tenutasi poche ore fa.

Secondo quanto appreso ancora dall’agenzia di stampa, gli stessi avvocati di Alberto Genovese avrebbero inoltre presentato una istanza di scarcerazione al Tribunale della Sorveglianza.

Per il prossimo 9 marzo sarebbe fissata anche un’udienza sull’opposizione della difesa al ricalcolo della pena effettuato dal giudice a carico dell’ex imprenditore del web.

Alberto Genovese era finito a processo dopo le accuse di due giovani modelle che denunciarono due episodi di violenza sessuale che si sarebbero consumati nel 2020 tra Milano e Ibiza.

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