Alberto Angela: ‘Sono nati decine di profili fake con foto di mio figlio, sono andato dalla polizia postale’

Alberto Angela ha sporto denuncia per le decine di profili fake apparsi sul web e che si spacciano per suo figlio Edoardo. Lo scorso settembre qualcuno ha fatto circolare scatti del secondogenito del divulgatore scientifico, tanto che il web è impazzito per le foto del ragazzo diciannovenne, nipote di Piero e figlio di Alberto Angela.

Intervistato da Elena Serra sul Corriere della Sera, il divulgatore scientifico ha raccontato cosa è accaduto in seguito all’apparizione dei profili fake e rivelato anche quali sono state le reazioni del figlio. Il ragazzo, che aveva infatti un profilo super privato, ha visto le sue foto balzare da un social all’altro e non ne è stato felice.

Alberto Angela: ‘Il furto d’identità è un reato’

Parla da papà Alberto Angela nel commentare la vicenda che ha coinvolto il secondogenito Edoardo lo scorso settembre. ‘Che dire dei miei figli, che come tutti i ragazzi hanno il futuro negli occhi e le nostre speranze nel cuore. […] Per quanto riguarda l’attenzione esagerata dei social verso mio figlio Edoardo che posso dire. Mi è spiaciuto come potrebbe dispiacere a lei, ha figli? Mi dispiace perché lui non è qualcuno che vuole esporsi, è una persona normale. Lì è il mondo che bussa alla porta, è un effetto collaterale dell’epoca in cui viviamo’, ha dichiarato il volto di Rai 1.

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Da padre, Angela si è sentito in dovere di agire e di rispondere a quello che è stato un vero e proprio furto. ‘Sono nati decine di profili fake con le sue foto e il suo nome. Erano quaranta. Sono andato dalla polizia postale, è partita un’azione legale. Questo si chiama furto di identità ed è un reato’, ha confessato Alberto Angela.

Il divulgatore è ormai anche un sex symbol, ma il figlio di Piero Angela preferisce non parlare di tutti i profili nati sui social che lo mostrano sotto un aspetto ‘macho’.

‘Io non commento. Il Web è quello che è, e questo è uno dei suoi volti. Sui social viaggia molta emotività. Lascio agli altri commentare queste cose, perché mi sembra tutto molto evidente. Sono come il naturalista nella savana che guarda con il binocolo: non deve intervenire e giudicare, osserva e basta’, ha concluso Alberto Angela.

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