Wimbledon, vincono Alcaraz e Medvedev: il quadro completo delle semifinali

Alcaraz batte Rune 3-0 e conquista la semifinale di Wimbledon. Si delinea il quadro delle semifinali, con Sinner che invece sfiderà Djokovic.

Wimbledon, Carlos Alcaraz
Wimbledon, Carlos Alcaraz – Nanopress.it

Va a Carlos Alcaraz il derby tra 20enni dei quarti di finale di Wimbledon. Il numero 1 della classifica ATP dopo aver battuto Matteo Berrettini liquida anche il finalista del Roland Garros Holger Rune, con il punteggio di 7-6, 6-4, 6-4. Una gara dura ma sempre in controllo, equilibrata al servizio ma che alla fine premia il nativo di Murcia che si prende le semifinali. Ad aspettarlo ci sarà Daniil Medvedev, che ha battuto sempre oggi la rivelazione del tornato Eubanks. L’altra semifinale invece vedrà impegnato Jannik Sinner contro Novak Djokovic, l’avversario che nessuno si augurava di incontrare. Ma Jannik ha già avuto i favori del calendario, non affrontando nemmeno uno dei primi 70 in classifica ATP. Quello tra l’altoatesino e il serbo sarà un re match del 2022, quando ai quarti di finale Novak rimontò da 2-0 il tennista azzurro. Djokovic nel 2021 aveva ottenuto la vittoria in finale contro un altro italiano, Matteo Berrettini.

Wimbledon, le gare di oggi: Alcaraz e Medvedev. Si incontreranno in semifinale

Inarrestabile Carlos Alcaraz. Il numero 1 al mondo si prende anche la semifinale di Wimbledon, battendo Holger Rune 3-0, con il punteggio di 7-6, 6-4, 6-4. Sarà la prima semifinale dei Championships di Londra per il giovane campione spagnolo, che a dispetto del danese numero 6 in classifica si è mostrato più lucido e più attento. Lunga la sua strada per la finale ci sarà Daniil Medvedev, che ha vinto in rimonta 3-2 contro Eubanks, dopo quasi 3 ore di gioco.

Il 20enne nativo di Murcia partiva in effetti da favorito anche nei quarti di finale, approdato dopo la vittoria contro Berrettini di due giorni fa. Imbattuto da dieci gare e fresco di vittoria del Queen’s, Alcaraz si è preso anche l’erba di Londra, fino a questo momento, dimostrando oltre a una grande applicazione, una versatilità sulla superficie più ostica teoricamente anche meno adatta al suo stile di gioco e al suo andamento gara.

La partita è rimasta in equilibrio all’interno dei set nonostante poi il 3-0 finale infatti, e lo dimostra soprattutto il primo terzo di gara. Alcaraz e Rune, cresciuti tennisticamente insieme, si sono presi le misure prima di sfidarsi al tiebreak ai vantaggi, rispondendosi colpo su colpo. Dopo più di un’ora esce fuori la strapotenza fisica dello spagnolo, che vince il primo set 7-3 al tiebreak.

Secondo set meno pulito stilisticamente. I due tennisti fanno emergere qualche debolezza, commettendo tanti errori gratuiti ed affidandosi sostanzialmente al servizio. E l’equilibrio continua per 8 game di fila, fino al 4-4. Alcaraz riesce ad aumentare la sua efficacia ricevendo meglio e breakando il nono game. Rune non molla nemmeno al terzo set, che rimane ancora in bilico. Stavolta però il break arriva al sesto game, con lo spagnolo che si porta subito sul 4-2. Rune annulla anche un primo match point, riuscendosi a portare sul 5-4. Quando Alcaraz serve per il match però la gara finisce al terzo match point, in 2 ore e 20 minuti.

Molto più complessa la gara di Daniil Medvedev. Il numero 3 della classifica ATP ha avuto molto filo da torcere contro la rivelazione del torneo. Christopher Eubanks infatti era passato in vantaggio per 2-1, dopo aver perso il primo set di un match conclusosi con il pirotecnico 6-4, 1-6, 4-6, 7-6, 6-1 in favore del russo. La vittoria al primo set sembrava essere l’inizio di un match in difesa per Medvedev, che poi si è visto ribaltare tutto con il dominio dello statunitense. La contro rimonta, poi il tiebreak, e infine la vittoria al quinto set dove è emersa la tenuta e la maggiore qualità – insieme all’esperienza – di Medvedev.

Wimbledon, Daniil Medvedev
Wimbledon, Daniil Medvedev – Nanopress.it

 

Il quinto set infatti dopo il tie diventa una formalità per il numero 3, che batte un Eubanks stremato anche psicologicamente. Il quinto set termina 6-1 dopo 4 game vinti di fila da Medvedv, il quale sull’erba di Londra ha fatto fuori già Norrie e Tsitsipas, 12esimo e quinto nella classifica ATP.

Si delineano così le semifinali del torneo più prestigioso al mondo, con il tennista azzurro Sinner che dopo aver raggiunto anche lui come Alacaraz per la prima volta le semifinali se la dovrà vedere con Novak Djokovic che lo scorso anno lo aveva eliminato ai quarti di finale, prima di andarsi a prendere la coppa.

L’altra semifinale: sarà ancora Sinner contro Djokovic

Sarà nuovamente Sinner contro Djokovic, sul palcoscenico di Wimbledon. Gli appassionati di tennis si sfregano le mani, in attesa di venerdì, giornata in cui si andrà a definire il verdetto sulla tanto attesa finale.

La prima semifinale in uno Slam per Sinner sa tanto di rivincita che potrebbe segnare una consacrazione a livello internazionale. L’altoatesino infatti dovrà vedersela con la leggenda vivente Djokovic, che lo scorso anno strappò all’attuale numero 8 il traguardo della semi, in una clamorosa rimonta da 2-0 a 2-3.

Se per Djokovic, che si appresta a giocare la sua 46esima semifinale di uno Slam sarà solamente una delle tante tappe leggendarie della sua carriera davanti a una pubblico che ormai è praticamente di casa infatti, Sinner sogna di iscriversi tra i grandi di questo sport, raggiungendo una finale ai Championship due anni dopo Matteo Berrettini. Il cammino di Sinner al momento è stato lineare, il tennista è sceso in campo sempre da favorito e non ha mai tradito. Adesso arriva il bello, la prova del nove che sa già di finale anticipata, con quella gara del 2022 che potrebbe rappresentare uno spauracchio vista la rimonta, ma anche un punto a favore dell’azzurro. Ai microfoni di Eurosport infatti, Sinner si è dichiarato voglioso di rifarsi, affermando di voler riguardare la gara dello scorso anno per capire dove migliorare, ma consapevole che questa sarà tutta un’altra partita: “Djokovic se possibile è ancora più forte, sarà una gara completamente diversa”.

Jannik Sinner e Novak Djokovic
Jannik Sinner e Novak Djokovic – Nanopress.it

Sui suoi punti forti invece sempre a Eurosport, Sinner ha detto: “Sono migliorato in battuta, adesso sono più concentrato“. In ogni caso rimarrà una data storica per la sua carriera, e un onore giocarsi la finale del torneo più prestigioso con una delle leggende di questo sport.

Sì, perché di leggenda si parla quando si cita il serbo. Djokovic ha superato Andrey Rublev dopo essere andato in svantaggio nel primo set, poi è riuscito a imporsi senza problemi fino al 3-1 finale. Davanti a se Novak intravede il 24esimo trofeo in uno Slam, che sarebbe ricordo. Intanto un record lo ha già messo a segno, con la conquista della 46esima seminale in uno dei quattro tornei dello Slam. Solo Roger Federer è stato in grado di fare altrettanto.

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