Virginia Raggi sindaco, la lettera del marito: ‘Ce l’hai fatta. Mi manchi da morire’

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Una lunga lettera, affidata al web, per farle sapere che le starà accanto. Andrea Severini, marito di Virginia Raggi, da cui al momento è separato, affida al suo blog personale e ai social network i suoi auguri per l’elezione a sindaco di Roma. La neo prima cittadina ha confermato al settimanale Oggi che la loro storia è in crisi e che, dopo vent’anni, si sono di fatto separati. Una situazione che non ha fermato il compagno di una vita che le scrive per farle sapere quanto è fiero di lei e che lui ci sarà a proteggerla durante i prossimi cinque anni in cui, scrive, subiranno “attacchi e calunnie“.

,partecipo ad un gruppo d’acquisto

Severini, che sulle sue pagine social si definisce “regista radiofonico appassionato di ambiente-economia solidale- politica e attivista del MoVimento 5 stelle“, affida al suo blog, “Cittadino in movimento“, i suoi pensieri a ridosso della storica vittoria di Virginia Raggi a Roma. “Ciao! Sei il primo sindaco donna della storia di Roma! Ti rendi conto? Quello che ho sempre saputo si è realizzato. Che gioia e che emozione, ho pianto di felicità“, inizia il post.

Il marito ricorda i primi passi in politica, quando da attivista ha iniziato a occuparsi di acqua pubblica e di nucleare, “Da quel tavolino, acquistato per fare il primo infopoint in via Battistini per il referendum sull’acqua e sul nucleare, ne è passato di tempo. Quanto tempo passato insieme a parlare di Roma? dei gruppi d’acquisto solidale? del movimento? Dei problemi da risolvere, delle possibili soluzioni? Quante volte ti ho detto che ti vedevo bene come sindaco e che ero sicuro che ce l’avresti fatta? Così è stato!“, scrive.

Volevo ringraziarti per la determinazione e la capacità di ascolto che hai dimostrato in questi anni.Sei stata vicino alle persone e loro ti hanno ripagato donandoti la cosa più importante, la loro fiducia“, continua, prima di passare alla sua personale analisi politica parlando ai partiti tradizionali che “hanno cercato in tutti i modi di ostacolarti, hanno cercato di tirarti giù e cercato di far apparire te e il movimento uguale a loro.Fango su di te, su di noi e sulla nostra vita. Non ci sono riusciti, hanno preso una sonora lezione“.

La lettera fa riferimento alla loro attuale situazione. “Sono 21 anni che ti conosco, ora per noi è un momento difficile è inutile nasconderlo, ma io sarò sempre accanto a te. Cercherò di proteggerti il più possibile anche da lontano.I cittadini hanno capito chi raccontava menzogne e chi invece era limpido come l’acqua. L’acqua il bene più prezioso che abbiamo, scorre sempre, è incontenibile, è come te. I tuoi occhi parlano. Sei stata un fiume in piena, hai avuto un coraggio da leonessa e una capacità di spiegare le cose in maniera semplice, in maniera popolare e genuina. Grazie!! Non smetterò mai di ringraziarti“.

Il passo finale è dedicato al movimento di Beppe Grillo e a quello che ora dovranno fare. “Grazie anche ai portavoce e a tutti gli attivisti che ti hanno sostenuto e che ogni giorno ti hanno protetto. Ci sono stati degli screzi come normale ci sia in un gruppo fortemente determinato ma tutti hanno remato in un’unica direzione e cioè riportare i cittadini al centro delle attenzioni della politica. Ora tocca a noi, agiamo come una squadra coesa e compatta, dobbiamo ripagare la fiducia dei romani con un impegno giornaliero senza eguali, non possiamo tradire la loro fiducia“.

Faccio anche un appello a tutte le persone che lavoreranno con te, dico loro di ricordarsi sempre che siamo entrati con una missione ben precisa: restituire ai cittadini quello che gli è stato tolto da troppo tempo, la dignità di essere romani e cittadini europei“, scrive. “Non tradite mai quello che le persone vi hanno dato. Subiremo in questi cinque anni attacchi e calunnie ma noi siamo una comunità lo diciamo sempre, la comunità di persone che vogliono cambiare questo paese! Concludo dicendoti che finora è stata dura, adesso lo sarà ancora più, ma noi non mollerò mai ed è difficile vincere contro chi non molla! Grazie anche a tutte le persone che per la prima volta hanno avuto il coRAGGIo di cambiare“.

Infine, un messaggio personale: “Ah, una cosa ancora, mi manchi da morire. Tuo marito, Andrea“.

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