Vilipendio: Matteo Salvini rischia il processo. Offese alla magistratura

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Matteo Salvini rischia di finire sotto processo. Il procuratore capo di Torino, Armando Spataro, chiusa l’inchiesta a carico del leader della Lega, in cui è accusato di vilipendio dei magistrati, ha inoltrato al Ministro della Giustizia, l’autorizzazione per procedere.

‘La magistratura italiana è una schifezza’, sono queste le parole pronunciate dal leader del Carroccio, lo scorso 14 febbraio a Collegno, nel corso di un congresso del partito, in riferimento della Rimborsopoli ligure e in difesa di Edoardo Rixi, che ora rischiano di costargli caro.

Non appena Salvini ha proferito tali ingiurie nei confronti dei magistrati, i giornalisti non hanno perso tempo e subito le hanno trascritte sui giornali. Quelle parole scritte a grandi lettere, non sono rimaste indifferenti a Spataro, che immediatamente il giorno successivo, ha dato ordine alla Digos di aprire un’indagine, per verificare l’eventuale sussistenza del reato ‘di cui all’articolo 290 del codice penale’.

La Polizia ha recuperato i video in cui si evince chiaramente la dichiarazione di Salvini. Tuttavia, ora, per poter chiedere il rinvio a giudizio, bisognerà attendere l’approvazione del ministro Andrea Orlando, come previsto dall’articolo 313 comma tre del codice di procedura penale.

In merito alla vicenda, Salvini ha dichiarato, in difesa delle sue azioni: ‘Se so che qualcuno, nella Lega, sbaglia sono il primo a prenderlo a calci nel c… e a sbatterlo fuori. Ma Rixi è un fratello e lo difenderò fino all’ultimo da quella schifezza che è la magistratura italiana. Si preoccupi piuttosto della mafia e della camorra, che sono arrivate fino al Nord’. Secondo Spataro, affermare che alcuni pm sono ‘politicizzati e scansafatiche’ può fare parte del dibattito politico, ma dichiarare che la ‘Magistratura è schifezza, spazzatura è un’altra cosa’.

Ora il segretario della Lega, in caso di condanna, in base all’articolo 290 del codice penale, rischia una multa del valore di 5mila euro.

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