‘Vietato l’ingresso ai bambini’: è il cartello di un ristorante di Roma

vietato ingresso bambini

Purtroppo siamo abituati a sentire notizie che parlano di divieti assurdi e discriminanti, ma quello che si è inventato un ristoratore di Roma li supera tutti: ‘Divieto di ingresso ai bambini’. Ovviamente non si tratta di un insofferenza diretta verso i piccoli innocenti, ma rivolta a tutti quei genitori incapaci di gestire i propri figli.

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Il ristoratore romano, che per via del suo cartello, sta facendo il giro del web, stanco della consueta maleducazione dei bambini, che fino a prima dell’arrivo del divieto hanno frequentato il suo locale, e dell’indifferenza dei genitori, ha pensato bene di prendere provvedimenti drastici.

Ecco cosa recita il divieto affisso sulla porta di ingresso:

‘A causa di episodi spiacevoli dovuti alla mancanza di educazione, in questo locale non è gradita la presenza di bambini minori di 5 anni, nonché l’ingresso di passeggini e/o di seggioloni per motivi di spazio’.

Ovviamente il cartello non è certo passato inosservato e il proprietario è stato investito da un carico da novanta di critiche e insulti.

L’uomo però ha tenuto duro e non ha alcuna intenzione di tornare sui suoi passi.

Nel corso di un intervento su Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano, ha sottolineato, senza mezzi termini: ‘I bambini sono maleducati’ e con un’aria innocente ha aggiunto: ‘Non mi aspettavo tutto questo clamore’.

In sua difesa, per non sembrare il mostro di turno, alla rivista Leggo ha raccontato: ‘Io sono nonno, ho dei nipoti anche io. Non ce l’ho con i bambini, guai a chi li tocca. Ce l’ho con i genitori che non sanno educare i propri figli. Io quando andavo da bambino al ristorante con mio papà, lui mi diceva -stai buono, se ti muovi ti spacco le gambe-. Oggi invece i bambini fanno un casino’.

E poi ha rincarato la dose: ‘Non ho spazio. Questi passeggini sembrano tutti SUV, occupano un sacco di posti. Tanti miei colleghi, ristoratori, hanno lo stesso problema ma non hanno il coraggio di dirlo. Io invece sono uscito allo scoperto’.

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