Via libera della Camera alla Delega fiscale: le modifiche introdotte

La Camera ha dato il via libera al disegno di legge di Delega per la riforma fiscale. Si attende l’ok dal Senato entro la pausa estiva.

Roma, Palazzo Montecitorio
Roma, Palazzo Montecitorio – Nanopress.it

Con l’ok della Camera e le recenti modifiche rimane in stand-by la flat tax incrementale, sì alla detestazione degli straordinari e delle tredicesime, ma anche una mini stretta sulle sigarette elettroniche. Tutte le modifiche dalla rateizzazione dell’acconto delle tasse, gli interventi per i giovani, il superbollo, lo smart working e la global minimum tax. La volontà del governo è quella di ottenere il sì anche dal Senato prima della pausa estiva delle Camere.

Delega fiscale: l’ok dalla Camera

E’ arrivato come ci si attendeva l’ok della Camera al disegno di legge di Delega. Il governo ottiene il primo sì per la sua riforma fiscale, che però attende ancora qualche importante modifica. Un testo che ha ricevuto dall’Aula della Camera 182 sì, con 6 attenzioni e 97 contrari, con la palla che adesso palla al Senato. L’Esecutivo si auspica che il tutto si possa concludere entro la pausa estiva delle Camere, dunque come già annunciato dalla maggioranza, la delega fiscale potrebbe terminare il suo corso e ottenere le approvazioni dalle aule parlamentari entro la prima settimana di agosto.

Le novità hanno riguardato punti improntati del disegno di legge tra cui la detestazione degli straordinari, la manovra che comprende anche le tredicesime e i premi di produttività, insieme alla rateizzazione dell’acconto delle tasse, il superamento dell’Irap che il governo vuole attuare in forma piuttosto graduale, la vendita delle sigarette elettroniche (le e-cig) che l’Esecutivo è pronto a vietare online, e ancora le tasse automobilistiche. Rimane al momento parcheggiata la flat tax incrementale per i dipendenti, mentre continua quella “sperimentale” per così dire sui lavoratori autonomi. Ma c’è spazio anche per alcune misure riguardanti i giovani lavoratori tra incentivi per le assunzioni per le imprese, il superbollo che il governo vuole eliminare e lo smart-working.

E’ la prima parte del provvedimento di fatto ad aver subito le approvazioni alle modifiche, cioè gli articoli che vanno dall’1 al 13. I ritocchi della seconda parte del testo invece, dall’articolo 14 al 20 invece passeranno in esame al Senato. Palazzo Madama dovrà dare il via libera su tributi locali, le riscossioni e le sanzioni.

La terza lettura a Montecitorio, si augura il governo Meloni, arriverà entro la pausa di Camera e Senato – probabilmente in programma il 7 agosto – con il viceministro Maurizio Leo che ha sottolineato come nelle settimane scorse alcuni decreti hanno subito uno slittamento al prossimo autunno. Il tutto per provare a rendere operative le misure della riforma fiscale già dal 2024, dall’1 gennaio, sacrificando in qualche modo provvedimenti meno rilevanti.

Detrazione e tredicesime, rateizzazione, giovani e smart working: le principali modifiche

Ma andiamo a vedere nel dettaglio tutte le principali modifiche al testo.

Roma, Aula Montecitorio
Roma, Aula Montecitorio – Nanopress.it

Uno dei punti fondamentali della delega fiscale è sempre stato quello relativo alla detestazione degli straordinari e delle tredicesime. Grazie aut emendamento dell’Esecutivo durante l’esame alla Camera è stata introdotta per i redditi più bassi la tanto agognata detestazione per le tredicesime e gli straordinari, dunque. Mentre per quanto riguarda i premi di produttività la strada è quella di una riduzione dell’Ires ma solamente nelle imprese dove vi sia la partecipazione agli utili (nei casi in un contratto preveda che il datore di lavoro distribuisca, in aggiunta al pagamento del salario, anche gli utili dell’azienda).

Altra novità altrettanto importante per il governo Meloni è stata quella relativa alla rateizzazione dell’acconto delle tasse, voluta fortemente dalla Lega. Alberto Gusmeroli, primo sponsor e relatore, ha voluto fortemente l’introduzione della possibilità di rateizzare l’acconto delle tasse di novembre e di ridurre la ritenuta d’acconto pre gli autonomi.

Spazio anche per i giovani, e i lavoratori under 30. La richiesta del Parlamento è stata quella di una tutela per le agevolazioni per gli under 30 per quanto riguarda l’ingresso nel mondo del lavoro, sono inoltre previsti incentivi per le imprese con superammortamento in caso di nuove assunzioni.

La Camera ha dato anche l’ok al superamento graduale dell’Irap, con il superbollo che va verso un superamento per le imprese. Si va verso un progressivo superamento del superbolllo anche per le tasse automobilistiche.

Si parla anche di Smart working nel testo del governo, una questione questa molto cara ai lavoratori italiani. Il Remot Work, chiamato in Italia lavoro agile, fa parte infatti di quelle innovazioni nel campo del lavoro emerse dal periodo di pandemia che hanno fatto più piacere ai dipendenti. I lavoratori a gran voce hanno spronato per una regolamentazione anche post Covid, e nella delega si prevede attenzione anche alla prestazione lavorativa da remoto in vista della revisione della disciplina della residenza fiscale delle persone fisiche.

Una mini stretta arriva invece sulle sigarette elettroniche. Modifiche approvate in Aula dunque sulle e-cig nicotine pouches, le quali non potranno più essere vendute a distanza. La restrizione mantiene alcuni alleggerimenti, con un emendamento della commissione approvata dalla Camera che prevede la possibilità sì di comprare le e-cig inolino dai paesi Ue, ma solo se la consegna avviene poi in una tabaccheria, piuttosto che in un negozio e-cig. Il negozio che riceverà la spedizione dovrà essere indicato online al momento dell’acquisto. Con questa mossa il governo punta a controllare maggiormente il traffico illecito delle sigarette elettroniche, con l’obiettivo dichiarato di “tutelare la salute del consumatore e dei minori”.

Il governo si avvia inoltre ormai verso l’introduzione della global minimum tax, riprendendo la questione interrotta ai tempi dell’esecutivo guidato da Mario Draghi, con attenzione anche dopo l’ok del Garante nazionale dei contribuenti al coinvolgimento della Guardia di Finanza sul piano del controllo del gioco illegale, per il suo contrasto.

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