Vertice BCE: proteste a Napoli contro la crisi

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Contro il vertice della BCE a Napoli esplode una vera e propria protesta, che vuole far sentire la propria voce contro la crisi e la disoccupazione. Si sono fatti sentire i manifestanti del corteo della Rete dei Movimenti campani, i quali comunque hanno assicurato di essere soltanto studenti che stanno affrontando una situazione difficile, soprattutto a causa del fatto di non avere un reddito, di essere lavoratori che stanno perdendo le ultime garanzie. Secondo le stime, sono circa 4.000 le persone che sono scese in strada, per protestare.

Alcuni portano sul volto una maschera di Pulcinella e molti sfilano con cartelli e striscioni al suono di “Vergogna!”. La protesta sembra più essere montata sulla rabbia e sulla disperazione. Tuttavia non sono mancati i momenti di tensione, che hanno sfiorato la violenza.

La protesta

Le forze dell’ordine si sono schierate in versione antisommossa e qualche momento più alto di tensione si è registrato quando i manifestanti hanno fatto esplodere alcuni petardi in prossimità degli uffici del tribunale minorile. All’interno della struttura sono stati lanciati anche dei fumogeni. Uno di questi, che ha raggiunto un balcone, è stato spento subito. Un gruppo di coloro che hanno messo in atto la protesta si è staccato dal corteo e all’improvviso ha cominciato a lanciare bottiglie sulle vetrine di un’agenzia del Banco di Napoli. Il gruppo è subito rientrato, ma alla fine del corteo è scoppiata l’allerta massima.

I manifestanti hanno formato un blocco attraverso una catena umana, mentre la Polizia si è aiutata con gli idranti, colpendo con l’acqua alcuni manifestanti a volto coperto. Un gruppo, staccandosi dal corteo generale della protesta, ha preso una scala da un furgone e l’ha posizionata sul muro di cinta della Reggia di Capodimonte, come se volesse scavalcarlo. Il dimostrante è riuscito a salire sul muro ed è stato poi fermato dalla Polizia. Gli attivisti al microfono hanno fatto sapere che il loro intento è quello di protestare per avere un futuro e invitano tutti gli italiani a scendere in piazza, per iniziare “una stagione di lotta”.

I manifestanti hanno riunito diverse anime: oltre agli esponenti dei centri sociali, anche mamme che per anni hanno lottato contro la discarica di Chiaiano e poi studenti. A far insospettire è soprattutto il fatto che i dimostranti hanno il volto coperto e che indossano dei caschi. I poliziotti impegnati nel contenere la manifestazione sono stati circa 2.000. I messaggi lanciati dai cartelli sono molto chiari: “Più case per tutti, ma i banchieri nelle cantine” e poi ancora “No BCE, no austerità, case e reddito per tutti”.

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