Roberto Benigni vince il Leone d’oro alla carriera alla Mostra del cinema di Venezia

Roberto Benigni si aggiudica il Leone d’oro alla carriera alla 78esima Mostra Internazionale del Cinema di Venezia. Lo ha annunciato la Biennale di Venezia questa mattina, che ha deciso di accogliere la proposta del direttore della Mostra Alberto Barbera. L’attore e regista, già Premio Oscar per il suo film “La vita è bella”, è uno dei volti più amati sia in Italia che all’estero. Dalla comicità ironica e dissacrante, Benigni è famoso in tutto il mondo anche per le sue letture memorabili della Divina Commedia di Dante.

Benigni: “Cuore colmo di gioia”

Appresa la notizia, la reazione di Roberto Benigni non si è fatta attendere. “Il mio cuore è colmo di gioia e gratitudine“, ha commentato l’attore, di cui molti ricorderanno la reazione di gioia ed esultanza, quando vinse l’Oscar nel 1999, chiamato sul palco da Sophia Loren. “È un onore immenso ricevere un così alto riconoscimento verso il mio lavoro dalla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia“, ha continuato Benigni.

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Istituito nel 1971, il Leone d’oro alla carriera è un premio che viene assegnato, in occasione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, a personalità del mondo del cinema che si sono distinte in quest’arte. L’anno scorso il riconoscimento fu assegnato all’attrice britannica Tilda Swinton e alla regista cinese Ann Hui.

Leone d’oro a Roberto Benigni: le motivazioni della Mostra di Venezia

Sin dai suoi esordi, avvenuti all’insegna di una ventata innovatrice e irrispettosa di regole e tradizioni, Roberto Benigni si è imposto nel panorama dello spettacolo italiano come una figura di riferimento, senza precedenti e senza eguali“, ha spiegato Barbera, motivando la sua scelta di assegnare a Benigni il Leone d’oro.

Alternando le sue apparizioni su palcoscenici teatrali, set cinematografici e studi televisivi con risultati di volta in volta sorprendenti, si è imposto in tutti in virtù della sua esuberanza e irruenza, della generosità con cui si concede al pubblico e della gioiosità appassionata che costituisce la cifra forse più originale delle sue creazioni“, ha proseguito il direttore della Mostra di Venezia.

Infatti, come racconta Barbera, Benigni è passato dal vestire i panni dell’attore comico a quelli di regista memorabile, in grado di realizzare film di enorme impatto popolare. “Pochi artisti hanno saputo come lui fondere la sua comicità esplosiva, spesso accompagnata da una satira dissacrante, a mirabili doti d’interpreti, al servizio di grandi registi come Federico Fellini, Matteo Garrone e Jim Jarmusch, nonché di avvincente e raffinato esegeta letterario“, ha concluso Alberto Barbera.

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